3. Orientamenti e mete

Ricavati dalla lettera dei Vescovi per la riconsegna del testo:

"Il rinnovamento della catechesi"

1. "Il rinnovamento della catechesi", pubblicato nel 1970

sotto la spinta del Concilio Vaticano II ha segnato decisamente,

come "Documento di Base" (DB) l'itinerario catechistico della Chiesa italiana.

I Vescovi "lo riconsegnano a tutta la nostra comunità ecclesiale, e in particolare ai catechisti".

La riconsegna "vuole essere innanzitutto una riaffermazione della sua validità

e delle sue opzioni di fondo… come strumento di comunione pastorale

nella Chiesa e in Italia e uno stimolo di una sempre rinnovata missione evangelizzatrice

della Chiesa nel paese".

2. Il "DB è stato ed è tuttora punto di riferimento insostituibile per la catechesi".

3. "Resta tuttavia un traguardo da perseguire con decisione

l'orientamento fondamentale sotteso a tutto il Documento Base:

prima sono i catechisti, poi il catechismo.

Così non è pensabile una vera catechesi, senza una partecipazione della comunità".

Ulteriore conferma della validità del DB:

i documenti del Magistero della Chiesa sulla catechesi

( Direttorio Catechistico Generale, Esortazioni Apostoliche Evangelii Nuntiandi

e Catechesi Tradendae, Messaggio al popolo di Dio del 4° Sinodo dei Vescovi,

i Progetti Pastorali della CEI da Evangelizzazione e Sacramenti a Comunione e comunità,

rispettivamente collegati ai convegni su Evangelizzazione

e promozione umana e su Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini )

4. "Il principio fondamentale che ispira il DB è la fedeltà al Concilio"

da cui "derivano le scelte che il documento sviluppa nei suoi dieci capitoli".

"Sono scelte che, mirano alla integrazione tra fede e vita

e caratterizzano l'azione catechistica della nostra Chiesa":

- la catechesi promuove itinerari per una crescita permanente del cristiano,
  dall'infanzia all'età adulta, avendo come fine l'acquisizione di una mentalità di fede;

- la catechesi è radicata nella parola di Dio, nella Tradizione e Magistero della Chiesa;
  è incentrata sul mistero di Cristo, che apre al mistero di Dio, Padre,
  Figlio e Spirito Santo, al mistero della Chiesa e dell'uomo redento;

- la comunità di fede, di culto e di carità è soggetto e ambiente vitale della catechesi;

- la fedeltà a Dio e la fedeltà all'uomo, in un unico atteggiamento di amore
  è legge fondamentale del metodo catechistico;

- la Chiesa affida la catechesi a catechisti da essa stessa "mandati",
  formati come maestri, educatori e testimoni della verità
  e capaci di trasmetterla integralmente e fedelmente all'uomo del nostro tempo.

"Queste scelte […] vengono a giusto titolo considerate il fondamento

del progetto catechistico italiano".

5. Siamo oggi in presenza di un cambiamento complesso di vaste proporzioni

tale da richiedere "quasi una nuova implantatio evangelica".

Nelle giovani generazioni si consolida il proposito generoso di spendersi

per una fraternità sinceramente vissuta e per una pace senza frontiere.

La gravità e l'urgenza dei problemi chiamano direttamente in causa

la comunità ecclesiale nel suo specifico ruolo missionario.

Si impone una nuova capacità di progetto che offra un efficace campo di accoglienza

e di attuazione delle opzioni catechistiche del DB.

6. Va riconosciuta la centralità della catechesi in ogni azione pastorale

come una tappa specifica e ben caratterizzata del processo di evangelizzazione globale.

La catechesi non è tutto, ma tutto nella Chiesa ha bisogno di catechesi

7. La catechesi deve assumere un taglio più marcatamente missionario.

Si conduca il credente a maturare una chiara coscienza di verità,

capace di guidare e sorreggere impegni morali conseguenti, per la vita.

Occorre puntare su progetti educativi catechistici più personalizzati.

Occorre una struttura pastorale di evangelizzazione che comprenda:

- itinerari di catechesi che a partire dall'annuncio fondamentale della parola di Dio,
  conducano coloro che sono ancora alle soglie della fede
  o abbisognano di una rinnovata riscoperta del loro battesimo,
  all'adesione globale a Gesù Cristo e al conseguente impegno di vita cristiana;

- itinerari di catechesi differenziati per l'iniziazione alla vita cristiana
  e per la crescita e la maturazione nella fede particolarmente nell'età
  della adolescenza-giovinezza e per la specifica preparazione al sacramento del Matrimonio;
  per la formazione sistematica e permanente del cristiano adulto nella Chiesa.

8. Il DB ci ricorda che catechesi significa anche rinnovare contenuti

e metodi catechistici tenendo presente quelle accentuazioni

che fanno parte dell'esperienza ecclesiale di questo nostro tempo.

In questo orizzonte ecco alcune caratteristiche che la catechesi deve puntualmente sviluppare.

Essa sarà una catechesi in prospettiva di riconciliazione adeguata

ad un mondo conflittuale e pluralista, bisognoso e non di rado invocante una verità

di misericordia; una catechesi con chiaro spessore culturale,

in modo da rispondere alle sfide di una società complessa con rapporto fede-vita,

vangelo-storia; una catechesi sensibile ai grandi temi etici, per fare emergere,

valori che fondano la dignità dell'uomo e la sua convivenza sociale;

una catechesi aperta all'ecumenismo e alla mondialità ecclesiale e umana.

9. Occorre che la catechesi mantenga da un lato la fedeltà alla rivelazione di Gesù Cristo

e alla viva Tradizione della Chiesa e rispondere dall'altro alle concrete esigenze

derivanti dal cambiamento di mentalità dei credenti di oggi.

Questa preoccupazione per la verità della catechesi è primaria e insostituibile,

ed esige la fedele trasmissione del mistero rivelato in tutto il suo rigore

e in tutto il suo vigore.

Il DB offre i criteri fondamentali per una esposizione del messaggio di Cristo

in maniera integra, sistematica e completa.

Nell'elaborare il contenuto della catechesi è necessario mantenere intatto l'essenziale

e trovare ogni volta le formulazioni più adatte alle diverse categorie dei fedeli.

Insomma fedeltà alla parola di Dio e dialogo con gli uomini

le cui esigenze sono almeno in parte varie e mutevoli.

10. Quanto al "come" dire la fede il DB ricorda che occorrono ragioni

che si rifanno al "modo" proprio della pedagogia di Dio

il quale ha soccorso gli uomini con eventi e parole ad essi familiari

parlando al suo popolo secondo il tipo di cultura proprio alle diverse situazioni storiche,

mostrando la sua condiscendenza al massimo grado nel Figlio fatto carne.

In questa ottica va considerato il problema della comunicazione nella catechesi:

dai nuovi linguaggi, ai mass-media, al ricupero della comunicazione non verbale.

Compito della catechesi è quello di rendere il credente capace di riesprimere

in termini appropriati alle forme comunicative della cultura contemporanea

il contenuto della fede, senza mai tradirne l'integrità e l'originalità.

11. Un posto di rilievo occupa nella catechesi il "catechismo"

quale strumento autorevole e normativo proposto dal Magistero della Chiesa.

E' il "libro della fede" mediante un insegnamento integrale e sistematico,

attento alle esigenze di conoscenza e di vita dei destinatari.

12. Due scelte qualificanti presenti nel DB:

la centralità della catechesi degli adulti e della famiglia e la formazione dei Catechisti.

Anche la catechesi delle nuove generazioni ha bisogno di riferirsi a modelli adulti

e credibili di vita cristiana, se vuole avere presa nel cuore e nell'esistenza dei giovani.

Ciò comporta la scelta pastorale comune e prioritaria per una sistematica,

capillare e organica catechesi degli adulti, proprio perché gli adulti sono in senso pieno

i destinatari del messaggio cristiano.

Ciò richiede di fare incontrare l'uomo, la sua cultura, il suo linguaggio,

le sue esperienza di vita con la perenne novità del Vangelo.

Comporta inoltre l'impegno di illuminare i momenti forti e tipici della vita dell'adulto

con quella parola che abilita al discernimento e si traduce in sapienza di vita.

Esige infine l'indispensabile rispetto della vocazione e del carisma di ciascuno

per promuovere laici credenti, protagonisti e soggetti della vita e della missione della Chiesa.

La catechesi rinnovata non è nemmeno pensabile

senza la responsabilizzazione diretta dei laici.

Emerge con evidenza la peculiare vocazione e missione della famiglia cristiana

in ordine alla catechesi e alla educazione alla fede.

E' la stessa vita di famiglia che diventa itinerario di fede

e in qualche modo iniziazione cristiana e scuola di sequela di Cristo.

13. Oggi mancano soprattutto catechisti degli adulti e dei giovani

e questo fatto condiziona fortemente l'intera pastorale missionaria della comunità.

La comunità, la catechesi, i catechismi acquistano infatti volto e presenza significativi

nella persona dei catechisti che il DB definisce "operatori qualificati".

Da essi dipende la vitalità della comunità cristiana.

Per essi occorre insistere sotto il profilo apostolico e spirituale nella loro figura di testimoni ,

segni visibile, mediante la vita , del messaggio che propongono;

di insegnanti che fanno percepire e capire per quanto è possibile la realtà di Dio che si rivela;

di educatori che mirano nell'esercizio della loro missione al pieno sviluppo

della personalità cristiana dei fedeli.

Il riconoscimento di questa specifica loro fisionomia è nel "mandato"

che attraverso i Pastori ricevono dalla Chiesa.

Mandato che li impegna a qualificarsi culturalmente arricchendo

e consolidando la loro preparazione teologica e pedagogica, spirituale e ascetica.

Oggi è particolarmente urgente avviare itinerari organici e sistematici

per la formazione a diventare catechisti e ad essere riconosciuti in questo compito

attraverso lo specifico mandato del Vescovo.

Per detti itinerari due obiettivi distinti ma tra loro complementari:

l'uno spirituale e l'altro ministeriale, allo scopo di maturare nei catechisti

la figura del discepolo, dell'inviato, del maestro, dell'educatore.

La responsabilità di promuovere e strutturare organicamente tali itinerari

- come ogni altra iniziativa di formazione dei Catechisti e della Chiesa particolare.

Per cui occorre aprirsi con disponibilità alle sollecitazioni sempre nuove dello Spirito

che è principio di unità e di interiorità, distribuendo nella Chiesa ministeri

e carismi e che suscita nella Chiesa vocazioni e opere che l'autorità non estingue,

ma che discerne, giudica e coordina.

14. Non è principalmente la quantità del lavoro che fa crescere la comunità, ma la qualità:

una chiesa non la si organizza, ma la si genera con la fecondità dei carismi.

E fra tutti i carismi, quello della santità è il più fecondo.

Lo Spirito Santo consoli i catechisti dando loro la comunione con Lui

e con la sua presenza sveli il segreto per rendere il tempo fecondo,

e doni loro la sapienza del cuore.

Maria, Madre dolcissima sussurri ancora a Cristo "vinum non habent".

Il vino che manca al mondo è l'Amore.

La più grande testimonianza dell'Amore è la santità.

"Ora rimangono tre cose: la fede, la speranza e la carità.

E la più grande di tutte è la carità" ( 1 Cor 13,13 ).

In questa carità i vostri Pastori vi benedicono in nome del Padre,

del Figlio e dello Spirito Santo.