Il primo comandamento

Scheda N° 8

"Io sono il Signore Dio tuo; non avrai altri dei di fronte a me" ( Es 20,2-3 ).

Il Dio della libertà si è autodefinito Signore e Dio del suo popolo.

Questa sua autopresentazione, storicamente accertata, ricorda ad Israele che se ha una casa e una terra ciò è dono di Dio.

Il benessere di Israele inizia proprio in questa azione liberatrice di Jhwh che lo ha fatto uscire da una terra di schiavitù e da una terra straniera.

Per questo esige una obbedienza riconoscente.

Nel suo aspetto positivo, questo comandamento ordina di amare Dio, di adorare e servire Lui solo, come nostro Creatore e Signore supremo.

Questo riferimento a Dio comprende il culto religioso e le virtù teologali della fede, della speranza e della carità.

Che cos'è il culto

Culto, dal latino còlere, significa: onore, stima , rispetto verso una persona, un oggetto …

Dio è l'oggetto primario ed essenziale del culto;

la Vergine SS., gli angeli e i santi … formano l'oggetto secondario.

A Dio è dovuto un culto di adorazione ( LATRIA )

Ai santi è dovuto un culto di venerazione ( DULIA )

Alla Madonna è dovuto un culto speciale di venerazione ( IPERDULIA ).

Non avrai altri dei davanti a me ( Dt 5,7 - Es 20,3 )

Il Signore vuole che Israele adori soltanto colui che lo ha liberato.

Poiché sono possibili molte esperienze religiose e molte figure di divinità (inconsistenti) è proibito a Israele cercare altre vie di incontro con il divino, fuori da quella indicata da Ihwh.

Accanto, fuori di questa o contro non ci sono altre vie.

"io sono il Signore tuo Dio fin dalla terra di Egitto".

"Non ti farai nessuna immagine scolpita."

Nulla: né il cielo, né la terra, né ricchezze di vario genere possono contribuire a farti un'immagine di Dio.

Il Dio sperimentato storicamente non è sostituibile.

"Io sono un Dio geloso."

Non è un'espressione negativa.

In italiano possiamo tradurla: "Io sono un Dio innamorato".

Il perdono e il castigo stanno in un rapporto di 1000 a 4.

L'amore non tollera di essere dimenticato. Soffre.

Il castigo non colpisce il Figlio al posto del Padre, ma riguarda la vita interiore di ciascuna famiglia composta da tre generazioni.

Il perdono, che è l'amore misericordioso, Dio lo dà a chi lo ama anche se si trattasse di una famiglia composta da 1000 generazioni.

Catechista è uno che ama, onora e rispetta Dio mettendolo sempre al primo posto;

è uno che si ciba della sua parola e del suo corpo e del suo sangue nell'eucarestia.