Come vivere secondo le beatitudini

Scheda N° 25

"Le Beatitudini rispondono all'innato desiderio di felicità.

questo desiderio è di origine divina: Dio l'ha messo nel cuore dell'uomo per attirarlo a sé, perché egli solo lo può colmare" ( CCC 1718 ).

Ecco in sintesi come viverle

1a Beatitudine

" Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli ".

"I poveri in spirito" sono gli umili, si possono paragonare a un giunco che piega sotto la pressione dei vento.

Il povero in spirito sopporta tutto con pazienza; non condanna, non giudica;

resta, sempre accogliente, comprensivo, disponibile, in un sì continuo a Dio e ai fratelli.

2a Beatitudine

" Beati gli afflitti, perché saranno consolati".

"Gli afflitti" sono come quegli Israeliti che "piangevano sulle rive dei fiumi di Babilonia " ( Sal 136,1 ).

L'afflizione dei credenti a riguardo del mondo in cui vivono è il segno della loro rottura interiore con il mondo attuale e della loro attesa del Regno di Dio.

3a Beatitudine

" Beati i miti, perché erediteranno la terra".

"I miti, i mansueti " sono le persone tranquille e pacifiche, il contrario degli irosi, dei violenti.

Il mansueto è lento alla collera, sopporta la contraddizione, è privo di aggressività, evita le querele e i litigi. La mitezza è un frutto dello Spirito Santo ( Gal 5,23 ).

4a Beatitudine

"Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati ".

" Gli affamati e assetati di giustizia " sono quelli che desiderano intensamente un cristianesimo di tutta fede ( come la fede di S. Giuseppe uomo giusto ) in cui non ci si contenta di dire: "Signore, Signore", ma ci si preoccupa di compiere la volontà di Dio.

Il Padre Celeste nella trasfigurazione disse: "Ascoltate Gesù".

E la Madonna, alle nozze di Cana: "Fate tutto ciò che Gesù vi dirà".

5a Beatitudine

"Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia".

"I misericordiosi" sono quelli che perdonano i torti subiti.

Non sognano minimamente di vendicarsi, ma trattano da amici coloro che li offendono.

6a Beatitudine

"Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio".

I "puri di cuore" sono quelli che per presentarsi a Dio ("vedere Dio" è l'equivalente, nei Salmi, di "vedere il volto di Dio".

ioè presentarsi al Tempio) vogliono essere in grazia.

Nel Salmo 50 la comunità domanda a Dio che purifichi il loro cuore perché possano accostarsi a lui.

La purezza è la condizione richiesta per accostarsi a Dio e rendergli culto.

I "cuori puri" sono quelli che hanno pensieri (=cuori) puliti e non carezzano fantasie torbide e peccaminose.

Nell'Apocalisse è detto che i puri di cuore "seguono l'Agnello dovunque vada;

cantano in canto nuovo dinanzi al trono di Dio" ( Ap 14,3-4 ).

7a Beatitudine

"Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio".

"I pacificatori" sono quelli che mettono pace negli ambienti in cui c'è diffidenza e litigi;

aiutano le persone a riconciliarsi; portano dappertutto la serenità e la calma.

8a Beatitudine

"Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché è di loro il Regno dei Cieli".

"I perseguitati" sono quelli che sopportano i cattivi trattamenti per un doppio motivo:

a causa della giustizia ( perché vivono fedeli a Dio ) e a causa di Gesù Cristo ( per il fatto che sono discepoli di Gesù e sono affezionati a lui ).

Hanno quindi un atteggiamento di contestazione, di disaccordo con la vita del mondo.

9a Beatitudine

"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi".

In quest'ultima Beatitudine, Gesù si rivolge direttamente ai suoi discepoli e gli dice che "sovrabbonderanno di gioia" quando saranno insultati, ostacolati, perseguitati, calunniati per il Vangelo e per il Regno di Dio.

Ma quale stupenda ricompensa li attende in Paradiso!

"Occhio umano mai non vide, orecchio non udì, cuore non può immaginare ciò che Dio tiene preparato per coloro che lo amano".

"Le Beatitudini svelano la meta dell'esistenza umana, il fine ultimo cui tendono le azioni umane: Dio ci chiama alla sua beatitudine.

Tale vocazione è rivolta a ciascuno personalmente, ma anche all'insieme della Chiesa, popolo nuovo di coloro che hanno ascoltato la promessa e di essa vivono nella fede" ( CCC 1719 ).

Il solo modo per conoscere Dio e gustare la sua beatitudine è quello di fare la sua volontà.

Occorre vincere l'illusione terribile di operare bene limitandoci ad ascoltare la sua parola senza metterla in pratica.