Lo Spirito Santo nella Liturgia

D 69

Amen

Rif.

Questa acclamazione deriva dalla stessa radice ebraica della parola « fedeltà ».
A 14
Pertanto, questa parola che ha sovente un valore profano ( il nostro « sì » ), riveste sovente anche un senso religioso, evocatore dell'Alleanza: fedeltà di Dio da una parte, fedeltà dell'uomo dall'altra.
In questo clima, l'espressione è diventata un'acclamazione liturgica.

Testi

Rilievi

Rif.

1 Re 1,36
Ger 28,6
Significato semplicemente profano di consenso.

Dt 27,15-26
1 Cr 16,36
Nm 5,22
Ne 5,13
Tuttavia, è usata per affermare la fedeltà del popolo alla Legge.

Nm 5,22
Per sottolineare la fedeltà nell'esecuzione di una promessa o di un giuramento.

1 Cr 16,36
Ne 8,6
In una preghiera collettiva, la comunità afferma in questo modo la sua solidarietà con il cantore o con il presidente.

Sal 41,14
Sal 72,19
Sal 89,53
Sal 106,48
Per i salmi, l'Amen indica la fine di un libro del salterio.

Ap 3,14
Is 65,16
2 Cor 1,20
Cristo è l'Amen per eccellenza, poiché è il testimone della fedeltà della Chiesa a Dio e della fedeltà di Dio alla Chiesa.

Mt 17,20
Mt 18,19
Egli sottolinea d'altra parte con l'Amen la sua rivelazione del Padre.

1 Cor 14,16
Ap 5,14
Rm 1,25
Rm 9,5
Rm 11,36
Rm 16,27
Gal 1,5
Ef 3,21
La Chiesa termina col suo « Amen » ogni atto liturgico, sia per riconoscervi la fedeltà di Dio, sia per affermare la propria.
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