Regina Sacratissimi Rosarii

B62-A1

Siamo nel mese dedicato dalla Santa Chiesa, alla esaltazione di Maria Regina del S. Rosario.

Quando la terra si spoglia dei suoi fiori e delle sue fronde e cede ai poveri mortali i frutti suoi opimi per la prossima stagione invernale, la Chiesa, appunto raduna attorno all'altare di Maria i figli suoi devoti per incoronare di mistiche rose Colei che fu detta il giardino di delizie, il fiore delle convalli, la rosa mistica.

Dalle superbe cattedrali, che innalzano al cielo le snelle loro cuspidi, alle povere chiesuole sparse per le valli o su per gli impervi monti, dalle chiese delle metropoli, scintillanti di ori e di marmi preziosi alle modeste case villerecce, che sanno gli stenti e le fatiche quotidiane, è un'onda soave di preci e di canti che si innalza al trono della Vergine Madre, è un serto glorioso ed olezzante di celestiale profumo che i cristiani depongono ai piedi della Madre del bell'amore, della Regina del mondo.

I Romani Pontefici, maestri infallibili di verità e di vita, ce ne danno l'esempio: Pio V e Leone XIII e Pio XI si uniscono attraverso gli anni e i secoli nel filiale atto d'ossequio alla Vergine Santa e dicono a noi la parola di eccitamento a tessere la mistica corona del Rosario con cui cingere la fronte immacolata della Madre Divina, Maria.

Rinnoviamoci quindi nella Santa pratica che imparammo bambini sulle ginocchia della madre nostra.

Recitiamo con rinnovato fervore il Santo Rosario; ma sia la nostra preghiera un ossequio di spiriti e di cuori, che attraverso la meditazione dei grandi misteri della nostra Santa Redenzione ci innalzi alle divine altezze della fede e ci renda fedeli imitatori delle virtù di Maria e degni di conseguire le sante promesse della nostra Religione.