Scuola Serale Vittorio Amedeo III

B76-A4

Premiazione

L'annuale rassegna ha trovato i nostri giovani stretti attorno a Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo che la sera del 19 gennaio volle onorarci della Sua presenza.

Non canti, non declamazioni, che, non ci fu possibile prepararle; ma cuori ardenti di sana gioventù che presentandosi per essere decorati della medaglia al merito dalle mani del loro Arcivescovo esprimevano la gioia dei loro cuori.

Facevano corona a Sua Eminenza il Presidente della R.O.M.I., S. E il Generale Barattieri di San Pietro e S. E. il Generale Martinengo, il Comm. Forino, il Direttore Didattico Fr. Annibale, il Fr. Giocondo e vari loro Confratelli insieme al Presidente Generale dei Catechisti, Dott. Tessitore.

Sua Eminenza ascoltato un breve indirizzo di omaggio e distribuite le medaglie rivolse paterne parole di incoraggiamento ai giovani e ai Catechisti Insegnanti.

Ricordò con particolare commozione l'attesa ansiosa che Torino viveva in quella vigilia dell'arrivo delle venerande reliquie di San Giovanni Battista de La Salle, il precursore della Scuola moderna, il formatore dei Maestri e fondatore delle prime Scuole Serali e domenicali fin dal secolo XVII.

Dio premia oggi anche quaggiù l'eroica virtù del grande La Salle con un trionfo tanto grandioso quanto inaspettato e spontaneo: sono masse di popolo italiano che a Chiasso, a Como, a Milano, a Vercelli, a Biella, a Rivalla, a Grugliasco e a Torino, affermarono che solo la santità è la forza che vince il mondo, il tempo e lo spazio.

Infatti chi ricorderebbe il nobile e ricco figlio dei De La Salle, se Egli egoisticamente avesse vissuto la sua giornata come tanti gaudenti del suo tempo?

Persuasive parole che ascoltate con religioso silenzio lasciarono certo una impronta di bene nel cuore dei nostri ottimi giovani già predisposti dai Catechisti a ricevere le forti impressioni della verità.

Impartita la Pastorale Benedizione, il Cardinale Arcivescovo lasciò la Scuola dopo essersi congratulato per il bene che in essa si compie e augurandone del maggiore.