Via Crucis al Bric della Croce

B279-A11

Bric della Croce punto più alto della colline nei pressi di Baldissero Torinese ove si erge una grande croce in pietra

17 settembre 2000 - Marco Bilewski

Più di 30 croci innalzate in Italia per l'Anno Santo 1900

Per celebrare l'inizio del nuovo secolo, cento anni fa si pensò, a livello nazionale, di erigere 20 croci, o statue, su altrettanti monti d'Italia.

A tale scopo nel luglio 1896 venne costituito un Comitato internazionale per "rendere omaggio mondiale a Gesù Redentore".

Diversi cardinali e poi lo stesso Papa Leone XIII benedissero l'impresa.

I più veloci ad ultimare l'iniziativa furono i siciliani, il 3 settembre 1900 ( Monte San Giuliano in provincia di Caltanisetta, 727 m ), seguiti il 20 settembre 1900 dai piemontesi che inaugurano la statua di Cristo Redentore sulla Colma di Mombarone, vicino a Biella ( 2372 m ).

Poi tocca al Monviso ( 3843 m ) e al Gran Sasso ( 2900 m ), al Monte Catria ( 1702 m ) presso Pistola, a Montaldo di Aspromonte ( 1956 m ) in Calabria e al Monte Ortobene in Sardegna ( 800 m ), al Monte Maggiore in Veneto ( 1643 m ), al Saccarello sopra Ventimiglia ( 2200 m ).

Per la Lombardia viene scelto il monte Guglielmo ( 1950 m ), presso Brescia, e il presidente del comitato edificatore è Giorgio Montini, padre del futuro Paolo VI che a soli 5 anni - il 24 agosto 1902 - partecipa all'inaugurazione.

Dei 20 monumenti previsti, 5 non furono costruiti.

In compenso l'iniziativa aveva suscitato un notevole movimento popolare e, grazie ad iniziative di tipo locale, sono almeno una trentina le croci issate su altrettante cime d'Italia.

La Croce di Baldissero

Anche a Baldissero sorse l'idea di costruire una Croce come omaggio a Gesù Redentore.

Da qualche tempo vi era nella parrocchia di Baldissero il giovane teologo Carlo Filippi Pievano, che il 27 luglio del 1900 fu nominato parroco e fu uno dei sostenitori dell'iniziativa.

Per coprire le spese fu fatta una raccolta di fondi alla quale parteciparono le popolazioni di Cordova, Baldissero e Tetti Pavarolo ( Frazione S. Defendente ).

Come luogo per la Croce fu scelto il Bric perché si trova sulla linea retta tra le parrocchie di Cordova e Baidissero.

Con la linea S. Defendente - Bric della Croce - Superga, si forma una specie di grande croce.

Sulla croce furono poste le seguenti scritte:

"1900. Omaggio al divin Redentore. Cordova" ( sul lato nord )

"1900. Ricordo dell'Anno Santo. Baldissero" ( sul lato sud )

"Tetti S. Defendente" ( a est sullo spessore della croce )

L'inaugurazione avvenne probabilmente il 14 settembre 1900, festa della Esaltazione della Croce.

La Croce, visibile dalla Sorgente ( luogo di spiritualità dell'Unione Catechisti ), e un appezzamento di terreno del "Bric" furono acquistati dall'Unione Catechisti negli anni 60, allo scopo di sostenere in questo luogo il culto a Gesù Crocifisso.

Per commemorare il 100° anniversario della Croce di Baldissero. è in programma, per il pomeriggio di domenica 17 settembre 2000. una processione che si snoderà per un tratto sulla strada di Cordova per poi terminare sul Bric della Croce.

Il messaggio della Croce

Ci si potrebbe chiedere: ma è attuale, nel 2000, parlare di Croce?

Molti moderni, tiepidi verso la Croce, tendono a parlare in particolare della Risurrezione per cui la Messa sarebbe solo "la festa del Risorto", dimenticando che è dalla Croce che viene la salvezza, che è la Croce che ci redime.

Contro posizioni di questo genere, da sempre la Chiesa ha richiamato il mistero della Passione e Morte del nostro Redentore.

Riporto, come esempio, dal Concilio Vaticano II: "Cristo, in virtù del suo grande amore, si è volontariamente sottomesso alla sua Passione e Morte, a causa dei peccati di tutti gli uomini e affinché tutti gli uomini conseguano la salvezza" ( Nostra aetate 4 ).

La Croce ci richiama al peccato originale, che ha provocato un vuoto tra l'uomo  e Dio, e ai peccati personali di ogni uomo, che aggravano questa distanza tra la creatura e il Creatore.

La Croce ci annuncia che Gesù è morto in espiazione dei peccati dell'umanità, e questa sua morte ha meritato la sua resurrezione e anche la nostra resurrezione.

La Croce ci ricorda che la vita del Risorto è stata meritata dalla sua morte; che la gloria di Cristo e la nostra resurrezione scaturiscono dall'umiliazione del Crocifisso, fonte di ogni grazia.

"La Croce è inscritta nella vita dell'uomo.

Volerla escludere dalla propria esistenza è come voler ignorare la realtà della condizione umana.

È così! Siamo fatti per la vita, eppure non possiamo eliminare dalla nostra storia personale la sofferenza e la prova" ( Giovanni Paolo II, Aprile '98 ).

La Croce, che sembra innalzarsi da terra, in realtà "pende" dal cielo, come abbraccio divino che stringe l'universo.

La Croce "si rivela come il centro, il senso e il fine di tutta la storia e di ogni vita umana" ( Evangelium vitae, 50 ).

"Senza Dio, la Croce ci schiaccia; con Dio, essa ci redime e ci salva" ( Giovanni Paolo II, aprile 98 ).