Il parto della Nuova Europa

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Arturo Scaltriti o.p.

Non si sà ancora se sarà un maschio o una femmina, ossia se uno Stato unitario o una Federazione di Stati.

Alcuni dicono che sarà un mostro a due teste.

Altri, che sarà un giovane melanconico che a vent'anní si suiciderà.

Infine una donna cattiva come l'Anna Karenine di Tolstoi.

Se così fosse, disoccupati e immigrati si darebbero al sacco dell'Europa, i Tartari tornerebbero sull'Adriatico e la razza Gialla si attesterebbe al Reno.

E per la terza volta gli Stati Uniti d'America sbarcherebbero in Europa per la Libertà.

La Provvidenza divina, cioè il governo di Dio sulla Storia degli uomini, però non vuole questo.

La Provvidenza vuole il ricupero del fondamento dell'Europa: la Romanità e la Croce fulgida e operante di Cristo Signore.

Che cosa sia la Romanítà, è presto detto in tre parole: Res, Jus, Libertas.

Res ( cosa ). L'Antichità non riuscì a dire che cosa fosse l'essere.

Con prodigioso intuito politico, i Romani ronzarono intorno al mistero. Fu San Tommasó che disse: l'essere è nel suo stesso atto di esistere.

Jus ( legge, dirìtto, giustizia ). Scrive Sallustio: "Il diritto e il bene presso i Romani non erano tanto in forza della legge quanto in forza della Natura".

"Anche nei momenti della massima corruzìone i Romani tennero fermo a quell'ordine."

( in S. Agostino, "La Città di Dio" II, 18 ).

Libertà.Gian Giacomo Rousseau quasi adorava i Romani "Questo immenso popolo,veramente libero e sovrano"

"Le cui legioni furono custodi della libertà" ( Il Contratto sociale. III, 4 ).

"Quando venne la pienezza dei tempi" la Romanità aveva raggiunto il culmine storico della loro perfezione civile.

E siccome la Fede presuppone l'Uomo, gli Apostoli

Pietro e Paolo furono a Roma e la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica fu detta anche romana; e i successori di Pietro furono e saranno sempre il Vescovo di Roma.

Tra la Croce di Cristo e la Romanità si stabilisce una simbiosi simile a quella tra le due piante del paradiso terrestre, concentriche, perché le loro radici hanno un solo punto d'origine: Dio creatore.

Tutte la Nazioni d'Europa nacquero da quel fondamento.

L'Inghilterra si formò durante i quattro secoli di pace goduti sotto l'impero romano.

L'Impero britannico sarebbe durato più a lungo e avrebbe portato frutti maggiori se non si fosse staccato dalla Chiesa di Roma.

I Barbari sempre ebbero l'ìstinto di essere come i Romani.

E ci arrivarono con Carlo Magno che creò l'Impero Romano di Nazione Germanica. Kaiser vuol dire Cesare.

È visibile tale fondamento nelle grandi Nazioni Latine, e negli imperi d'Austria e d'Ungheria. Così in Romania.

L'evangelizzazione della Slavia è più tardiva e la Romanità inesistente.

Traiano si fermò ai Carpazi non lasciandosi allucinare dalla Pianura sarmatica e dagli Urali.

Nondimeno la Polonia divenne la pietra d'angolo della Chiesa di Roma al Nord Est dell'Europa.

Il 12 settembre 1683, a Vienna, il polacco Giovanni Sobieskij sconfisse l'Islam che stava per spaccare in due l'Europa.

La Polonia salvò l'Europa.

Nel Novecento il polacco Síenkiewicz ( +1916 ) si rende universalmente noto con il suo "Quo vadis?".

Quo vadis Europa? C'è da chiedersi che cosa sarebbe diventata la Russia se fosse stata romanizzata.

Si può dire con certezza che il bolscevismo non vi sarebbe neppure nato.

Poi un tribuno come Lenin avrebbe avuto altro da dire, come Saulo, il tremendo Ebreo di Tarso, dopo avere incontrato il Signore.

E Giuseppe Stalin avrebbe continuato i suoi studi in seminario, sarebbe venuto a Roma per affinarsi - come ha fatto Wojtyla - e, stante l'eccezionale personalità avrebbe potuto anche diventare Papa.

Il primo "Episcopus romanus" dal Caucaso.

Oggi l'Europa è esangue e smarrita, nonostante l'incoercibile superbia.

Gente dura di cervice e dura di cuore, come l'antico Israele.

Ma la Divina Provvidenza "ha lavorato".

È apparsa la stella di Lisieux. Sta salendo l'Astro di Savonarola.

Il Vaticano II ha suonato la sveglia.

E il formidabile Papa polacco Giovanni Paolo II Wojtyla è passato all'azione.

"Siamo servi inutili, siamo profeti disarmati, ma siamo più che vincitori in virtù di Colui che ci ha amati".

La Nuova Europa nasce viva e vitale.

Emula ma sempre amica degli Stati Uniti d'America.

L'America è figlia dell'Europa.

La Nuova Europa le manderà le aquile di Roma per la Loro statua della Libertà, e gli allori imperiali per le loro bandiere.

La vecchia nonna Europa canta al suo giovane pronipote statunitense, ormai adulto, ricco e potente, un'antica nenia, carica di sapienza e piena di un'acuta nostalgia:

"Qui sarai tu poco tempo silvano;

e sarai meco senza fine cive

di quella Roma onde Cristo è romano"

( Dante, II, 32, 101/3 ).