Incontro con il Papa Giovanni Paolo II

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Marisa Mazzarello, Alessia Bondone

Quest'anno ricorre il terzo centenario della presenza in Italia dei Fratelli delle Scuole Cristiane: nel 1702 infatti fratel Gabriele Drolin fu inviato a Roma da San Giovanni Battista de La Salle per svolgere la sua missione educativa e per attestare la sottomissione della nuova Congregazione al Papa.

Da allora i Fratelli delle Scuole Cristiane hanno aperto molte scuole nel nostro Paese e sono stati cofondatori della Casa di Carità Arti e Mestieri, insieme all'Unione Catechisti.

Per celebrare tale avvenimento, sabato 18 maggio u.sc., in concomitanza del suo 82° compleanno, Papa Giovanni Paolo II ha incontrato, nell'aula Paolo VI in Vaticano, le scuole lasalliane d'Italia.

Pertanto anche la Casa di Carità ha partecipato a questo straordinario evento, presentando gli auguri al Papa e ricevendone in cambio un messaggio consolante di speranza e di indirizzo per il futuro.

"Da quando, nel 1702, giunse dalla Francia a Roma fratel Gabriel Drolin, il seme da lui piantato a costo di eroici sacrifici ha portato abbondanti frutti nel campo dell'educazione" ha esordito il Santo Padre, "e questo campo è sempre stato particolarmente caro alla Chiesa che, in fedeltà a Cristo, tutto opera perché l'uomo abbia la vita in abbondanza".

Parole importanti che il personale della Casa di Carità ha colto in tutto il loro significato.

A Roma erano rappresentati tutti i Centri dell'Ente e tutte le funzioni, Presidente, Direttore Generale, Direttori, Docenti, Allievi, Responsabili di settore, Segretarie ed Addetti ai servizi: proprio tutti, a voler significare che la Casa di Carità vive la sua storia e la sua missione educativa come un tutt'uno.

Un invito importante al quale la Casa di Carità intende dare seguito.

Al culmine di questa festosa giornata romana vi è stata la consegna dei doni al Papa, e il Direttore Generale ing. Attilio Bondone, in rappresentanza di tutto il personale della Casa di Carità, ha offerto al Santo Padre un manufatto che riproduce il Volto della Sacra Sindone, realizzato su macchina a controllo numerico, già esposto a Torino durante l'estensione del 2000.

Partendo dall'immagine fotografica del Volto della Sindone, con una particolare elaborazione digitale e attraverso un apposito programma informatico, si sono riprodotti i chiaroscuri in rilievo su una lastra d'alluminio lavorata con macchina utensile.

Così i non vedenti, sfiorando la lastra, possono apprezzare le tonalità cromatiche dell'originale in una sorta di "alfabeto Braille" dei colori.

Molto apprezzato dal Papa questo dono, che ha benedetto.

Tale riproduzione sindonica, oltre a rivestire un significato profondo di sensibilità nei confronti dei meno fortunati, si innesta nel carisma dell'Unione Catechisti e della Casa di Carità, incentrata nell'amore a Gesù Crocifisso.

"Auspico di cuore che la ricorrenza tricentenarìa" ha concluso il Santo Padre, "rappresenti un'opportunità non solo per guardare al cammino percorso, ma pure per rivitalizzare un progetto fortemente propositivo per l'uomo del terzo millennio.

Il vostro venerato Fondatore, insieme con fratel Gabriel Drolin, dal cielo non vi faranno certamente mancare il loro spirituale sostegno.

Affido alla Madre di Dio, Maria Santissima, ogni vostra scuola e casa religiosa, particolarmente quelle che sono in Italia.

Vi ringrazio ancora per l'odierno caloroso incontro e, mentre vi incoraggio ad andare avanti con entusiasmo e generosità, tutti di cuore vi benedico".