Il ven. fr. Teodoreto a 50 anni dalla morte

B288-A1

Editoriale del presidente generale - Leandro Pierbattisti

Il 50° anniversario della morte del ven. fr. Teodoreto è occasione provvidenziale per approfondire le riflessioni sulla figura del nostro Fondatore e per trarne arricchimento spirituale, orientamenti programmatici e nuovo slancio apostolico.

In questa linea e con questo significato si è svolta la solenne commemorazione tenuta il 13 maggio u.s. alla Casa di Carità Arti e Mestieri, nel salone a Lui dedicato.

A tutti il mio saluto, carissimi amici dell'Unione Catechisti, dei Fratelli delle Scuole Cristiane e della Casa di Carità, venuti questa mattina così numerosi a commemorare la statura spirituale e la santità del venerabile fr. Teodoreto a 50 anni dalla morte.

Le opere da lui iniziate, nella preghiera e nel sacrificio, continuano a crescere e a svilupparsi secondo le ispirazioni del Crocifisso e della Vergine Immacolata, ispirazioni che Egli riceveva dal suo amico e confidente fra Leopoldo Maria Musso o. f.m., il mistico frate francescano che aveva profonda intimità con Gesù e con la Madonna.

Questo ci dà conforto ed è garanzia che le opere avviate da fr. Teodoreto e dai Catechisti, da lui sostenuti, sono state e sono particolarmente benedette dal Signore.

Ho conosciuto appena fr. Teodoreto, negli ultimi anni della sua vita, quando saltuariamente cominciavo a frequentare l'Unione Catechisti, e subito ne fui intensamente colpito.

Ciò che ricordo di Lui in quei primi incontri è la figura di un uomo che riassumeva in sé: austerità e dolcezza, umiltà e fermezza, in un costante atteggiamento raccolto e sereno.

La sua santità è maturata, come per san Giovanni Battista de La Salle, nella costante ricerca della volontà di Dio e nel compierla fedelmente, rimanendo duttile e malleabile come corpo morto nelle mani del Signore.

Oggi abbiamo la gioia di ricordare insieme questo maestro di vita e santo Fratello.

Il suo esempio ci stimoli alla ricerca della volontà di Dio nel concreto della vita di ogni giorno, e la sua intercessione ci ottenga la forza di compierla totalmente e con prontezza.

Vi ringrazio, amici carissimi, per la vostra partecipazione ed auguro a me e a voi che Gesù viva sempre nei nostri cuori, e che si estenda in tutto il mondo, anche attraverso di noi, la rivelazione dell'amore misericordioso del Signore, nella carità e nella solidarietà con i nostri fratelli infinitamente amati da Dio, amore di Lui è espressione del Crocifisso.

Messaggi di partecipazione

Card. Angelo Sodano Segretario di Stato di Stato di Sua Santità

Occasione solenne commemorazione cinquantesimo anniversario scomparsa Venerabile Fratel Teodoreto desidero assicurare mia vicinanza famiglia lasalliana et tutti estimatori del grande educatore piemontese.

Allo stesso tempo mi unisco alla comune preghiera al Signore affinché presto voglia glorificare questo suo servo buono e fedele e benedire tutti coloro che vogliono trasmettere il messaggio educativo cristiano at nove generazioni.

Cordialmente

Card. Severino Poletto - Arcivescovo di Torino

Stimatissimo signor Pierbattisti, La ringrazio di cuore per avermi reso partecipe della celebrazione del 50° anniversario della morte del Ven. Fratel Teodoreto delle Scuole Cristiane, Fondatore dell'Unione Catechisti, inviandomi un Suo scritto al riguardo e il programma delle iniziative previste a Torino e a Vinchio d'Asti, paese d'origine di Fratel Teodoreto, per questa significativa ricorrenza.

Ringraziando Lei ringrazio anche tutti i Catechisti e le persone delle Casa di Carità , che so essere molto attente agli insegnamenti e alla memoria de Fratel Teodoreto, e desidero comunicarLe la mia vicinanza e partecipazione di preghiera a questo momento celebrativo.

Celebrare i cinquant'anni della morte del vostro Fondatore significa guardare con interesse soprattutto spirituale al suo cammino come uomo, come cristiano e come religioso, collegando sempre la storia della Chiesa, che è storia di santità, con la storia di tutta l'umanità che ha bisogno di incontrare Gesù Cristo come unico Salvatore, di conoscere il suo Vangelo e di capire che le persone che hanno vissuto santamente sono quelle più riuscite anche sul piano umano, perché hanno testimoniato quei valori di cui tutti, anche i non credenti, sono assetati per dare alla loro vita un senso compiuto ed armonico.

Questo è il nostro impegno e questo è anche il mio augurio per voi, accompagnato alla mia preghiera e da una particolarissima benedizione.

Fr. Alvaro Rodriguez Echeverria - Superiore Generale F.S.C.

Gentilissimo signor Leandro, ho ricevuto il Suo invito a partecipare alla commemorazione del 50° anniversario delle morte del Ven. Fratel Teodoreto, che si terrà giovedì 13 maggio 2004 in via Orvieto 38, Torino.

Purtroppo non potrò essere presente a questa memorabile occasione, perché dal 10 al 22 maggio si terrà nella Casa Generalizia la riunione intercapitolare, nella quale saranno presenti tutti i Fratelli Visitatori dell'Istituto.

Fin d'ora, mi unisco, con la preghiera e la vicinanza spirituale, alla celebrazione di questo cinquantenario.

Colgo l'occasione per inviare un cordiale saluto a Lei e a tutti coloro che saranno presenti a questa cerimonia.

Fraternamente in La Salle

Fratel Rodolfo Meoli

Procuratore e Postulatore generale - membro della commissione di studio dal Messaggio di Fratel Teodoreto

Carissimi, lo svolgimento a Roma della riunione Intercapitolare dei Fratelli Visitatori e dei responsabili dei servizi generali dell'istituto mi impedisce di essere presente alla solenne commemorazione del 50° anniversario della morte del Ven. Fratel Teodoreto, alla quale mi avete cortesemente invitato.

Nel pregarvi di ritenermi scusato, vi assicuro che vi sarò vicino col pensiero e la preghiera.

Desidero comunque farvi giungere il mio più cordiale saluto, unito ad una parola di plauso e di incoraggiamento; plauso, per lo spirito forte che vi anima e per le realizzazioni che riuscite a mettere in atto con dedizione e creatività; incoraggiamento, per continuare con rinnovato entusiasmo la vostra santificazione personale, aumentare il vostro amore a Gesù Crocifisso e alla Vergine Immacolata e riversare sui giovani delle vostre Case di Carità la sovrabbondanza dei vostri cuori.

È quello che ha fatto Fratel Teodoreto in tutta la sua vita e che ha lasciato come eredità a Catechisti e Fratelli.

A noi tutti il dovere di perpetuarlo, per quanto possiamo.

Tra i tanti spunti di riflessione che suggerisce la grandiosa figura del nostro caro Fratel Teodoreto, forse ancora poco esplorata e compresa nella pienezza delle sue intuizioni, permettetemi di sottolinearne questi tre: con voi Catechisti Egli ha creato dei figli che vuole santi, secondo il vostro stato.

Questa intuizione, oltre che un fondatore, fa di lui un profeta.

Infatti non è questo uno dei principali insegnamenti scaturiti dal Concilio Vaticano II cinquant'anni dopo e magistralmente interpretato da Giovanni Paolo II quando, innalzando sugli altari migliaia di beati e centinaia di santi, propone alla imitazione modelli per tutte le categorie di cristiani?

Con l'amore al Crocifisso Egli ci ricorda che il punto focale della vita del cristiano e sempre quello: Gesù Crocifisso e Risorto.

Ora, non è questo l'antico e sempre nuovo richiamo della Chiesa, a cominciare da San Paolo: "Noi annunziamo Cristo Crocifisso, scandalo ai Giudei, stoltezza per i Gentili, ma per quelli chiamati, siano giudei che Greci, Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio?

Con la Casa di Carità Fratel Teodoreto ha ribadito il dovere, tipicamente lasalliano, di trasmettere in primo luogo ai giovani più bisognosi, la ricchezza della formazione cristiana.

Non è questo uno degli aspetti più urgenti del panorama educativo odierno?

Carissimi, ringraziando insieme il Signore di averci fatto dono di un così grande educatore e preghiamolo affinché ci aiuti a come rendere sempre di più la ricchezza del suo messaggio e a seguirne più vigorosamente le orme.

Preghiamolo anche affinché ne affretti la glorificazione, operando, attraverso la sua intercessione, quel prodigio che renderà possibile la sua iscrizione nella schiera sempre più nutrita dei beati e santi lasalliani.

Viva Gesù nei nostri cuori.