Sintesi della Commemorazione e delle relazioni

B288-A3

Il 13 maggio 2004, nell'auditorio della sede centrale della Casa di Carità di Torino, alla presenza di rappresentanze di autorità religiose e civili e di due cento operatori scolastici e tecnici dei centri di formazione professionale, è stata fatta memoria del messaggio e delle opere del Venerabile Fratel Teodoreto, nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della morte.

L'intera vita e le sue opere costituiscono un'eredità preziosa che merita di essere approfondita e riproposta a tutt'oggi.

Il suo messaggio, sempre più attuale e benefico, è espressione della vocazione lasalliana di religioso educatore, portata fino alle estreme conseguenze, come risposta alle esigenze e ai problemi concreti e reali, con rispondenza ai segni dei tempi.

I convenuti sono stati accolti con il benvenuto dell'ing. Attilio Bondone, direttore della sede centrale della Casa di Carità, e con il saluto del prof. Leandro Pierbattisti, presidente dell'Istituto secolare "Unione Catechisti".

È seguito il saluto da parte di fr. Francesco Fumero, in rappresentanza del Visitatore, fr. Donato Petti, impossibilitato ad intervenire perché impegnato in un incontro a livello mondiale dei Visitatori della Congregazione.

Fr. Francesco, direttore del Collegio San Giuseppe di Torino - la Casa che ricevette fr. Teodoreto postulante nel 1887, e nella quale è spirato nel 1954 - ha espresso il compiacimento della Congregazione per la perseverante memoria di fr. Teodoreto, e per lo sviluppo delle sue opere.

Ha auspicato che la figura di fr. Teodoreto costituisca sempre un riferimento per i Fratelli e per i Catechisti, nonché per gli Operatori delle loro opere, per restare fedeli al suo messaggio di amore a Gesù Crocifisso e per lo sviluppo della scuola cristiana.

Nella prima relazione, Fratel Secondino Scaglione direttore di rivista Lasalliana, ha illustrato la "figura ricca e complessa di Fratel Teodoreto, religioso educatore e fondatore, in cui convergono con naturalezza immediata, ma frutto di intensa applicazione e di autentica immolazione, l'attenzione all'uomo e l'attenzione a Dio – Fratel Teodoreto ha vissuto in sé il timbro e la sostanza dell'educatore lasalliano e di fondatore di un istituto secolare che prolunga la missione del suo fondatore de La Salle.

La seconda relazione del dott. Vito Moccia, presidente dell'Associazione Casa di Carità Arti e Mestieri, propone la icona di Fratel Teodoreto, quale "modello di educatore per il nostro tempo" e anche "profeta perché ha la missione di portare ai Fratelli delle Scuole Cristiane quell' "adorazione" e quell'opera che Gesù stesso gli ha affidato con la silenziosa mediazione di Fra Leopoldo o.f.m. – Inoltre, con la fondazione dell'Istituto secolare ha realizzato pienamente la sua missione di educatore, da autentico discepolo di san G.B. de La Salle".

Conclude gli interventi, Mons. Livio Maritano, vescovo emerito di Acqui, presenta la figura di Fratel Teodoreto, Santo.

Al termine dell'intensa mattinata, mons. Giacomo Lanzetti, vescovo ausiliario della diocesi di Torino, ha concelebrato la santa messa con gli altri sacerdoti presenti, tra cui don Gaetano Francis, salesiano, cappellano della messa del Povero.

Altre personalità presenti: Fratel Ottavio Aluffi, direttore del Centro La Salle, fratel Michele Bianchi, direttore della Comunità delle I.A.M. e confratelli; Roberto Bianco, presidente nazionale della Famiglia Lasalliana, on. Franco Botta in rappresentanza della Provincia di Torino.