Saluto del Presidente dell'Unione Catechisti

B290-A4

- Leandro Pierbattisti -

Carissimi Fratelli, Carissimi Catechisti, Carissimi amici dei Fratelli e dei Catechisti

A tutti il mio fraterno saluto ed il mio grazie per la vostra presenza a questa importante commemorazione che teniamo qui a Villa Flaminia.

Oggi vogliamo ricordare insieme Fr. Teodoreto a cinquant'anni dalla morte.

Per chi lo ha anche fugacemente conosciuto, come è accaduto a me che lo vidi qualche volta negli ultimi anni della sua vita, il ricordare Fr. Teodoreto ha una eco tutta particolare perché ha la consapevolezza e sente nella mente e nel cuore di essersi trovato a tu per tu con un "santo".

Per chi non lo ha direttamente conosciuto, o ne ha solo sentito parlare come di un Fratello esemplare, viene spontanea la domanda: Che cosa ha fatto?..

Perché parlare ancora di lui dal momento che è morto già da tanti anni?

La risposta è semplice. Si parla ancora di Fr. Teodoreto per l'esempio di vita esemplare che ci ha lasciato, ma soprattutto perché riteniamo che il Signore si sia servito di lui per trasmetterci un messaggio di vita che ci spinge a seguirlo.

Si tratta di un messaggio che non si può cogliere immediatamente e con superficialità: per recepirlo occorre volerlo recepire, come Gesù dice del suo Vangelo.

Esaminiamo dunque brevemente quegli aspetti del carisma lasalliano che Fr. Teodoreto, docile alle ispirazioni dello Spirito Santo e in una totale ed ininterrotta obbedienza ai superiori, ha voluto mettere in evidenza con il suo insegnamento e il suo esempio.

San Giovanni Battista de La Salle, rivolgendosi ai Fratelli e quindi anche a noi Catechisti, che ne seguiamo la spiritualità, presenta alcuni punti, che riassumono le linee direttrici del suo metodo educativo:

Fate in modo che i vostri allievi:

- pensino spesso a Gesù, loro vero e unico maestro

- vi parlino spesso di Lui

- non aspirino che a Lui

- non respirino che per Lui.

Fr. Teodoreto, da vero catechista e apostolo del Signore Gesù, ha fatto di questa affermazione il suo programma di educazione della fede e nella fede.

Tre secoli dopo la morte del fondatore dei Fratelli delle Scuole Cristiane, ha voluto riprenderne le direttive, e realizzare un'opera incentrata su questi punti saldi, in linea con la spiritualità lasalliana.

I principali aspetti e la particolare sollecitudine che caratterizzano la vita di Fr. Teodoreto come Fratello delle Scuole Cristiane: apostolo e catechista, sono da lui espressi in queste sue raccomandazioni:

1. Guidare i giovani e sostenerli nel vivere una vita intensamente cristiana, alla luce dell'universale chiamata alla santità.

2. Far conoscere ai giovani che Dio li ama personalmente, e che ama tutti gli uomini fino a morire in croce per loro.

3. Accompagnare i giovani dalla scuola e dalla formazione professionale alla vita con opere di perseveranza cristiana.

4. Aiutare i giovani a scoprire e a rispondere generosamente al progetto di Dio su di loro e per il quale li ha chiamati all'esistenza.

5. Orientare i giovani ad attività di apostolato nella Chiesa e segnatamente nel campo catechistico-educativo e sociale.

Tutto questo viene da lui unificato alla luce di Gesù Crocifisso risorto, nostro salvatore, adorato in unione con la Vergine Immacolata, nelle sue Piaghe sanguinanti e gloriose.

- Il primo obiettivo: "Guidare i giovani a vivere una vita intensamente cristiana", lo ha maturato prima di dare inizio all'originario gruppo dell'Unione Catechisti.

Fin dai primi incontri egli propose loro l'ideale della santità, quale modo normale di vita di ogni battezzato.

L'universale chiamata alla santità, recentemente ribadita dal Concilio Vaticano II, fu fin d'allora per Fr. Teodoreto, un punto fermo e chiaro, una meta verso la quale guidare e sostenere i suoi allievi.

- Il Far conoscere ai giovani che Dio li amala fu il suo secondo obiettivo e il suo costante insegnamento.

Fr. Teodoreto lo trasmise con tutta la convinzione della sua parola e con l'esempio della sua vita, fin dai primi incontri ai membri della Pia Unione di Gesù Crocifisso.

Ma come è possibile convincere una persona che è amata da un'altra persona?

Gli uomini, e tanto più i giovani vogliono sperimentare, richiedono la visibilità dell'amore.

Per questo Fr. Teodoreto spiega ai giovani che Gesù è il Signore che li ha amati e che continua ad amarli così come sono.

Per noi e per la nostra salvezza ha accettato la croce.

Perché questo amore fosse più fortemente inciso nella loro mente e nel loro cuore si sofferma a considerare le Piaghe sanguinanti e gloriose del Crocifisso, come la più alta testimonianza di questo amore.

Volendo poi che questo immenso amore sia costantemente presente nella mente e nel cuore di questi giovani, propone loro di adorare ogni giorno le Piaghe sacratissime e trionfanti del Signore Crocifisso e a farsi apostoli di questo amore.

"Per le sue Piaghe noi siamo stati guariti".

Nelle Piaghe del Signore Crocifisso abbiamo la massima rivelazione dell'amore di Dio per gli uomini, la sintesi di chi Lui veramente è, il compendio di tutto il suo insegnamento.

L'adorazione al Crocifisso non è adorazione di un corpo privo di vita, o un semplice ricordo di un evento passato, ma è, come ben sappiamo, l'adorazione di un Vivente, Gesù, il Crocifisso Risorto, è preghiera rivolta a Dio in unione con Maria SS., con gli Angeli e i Santi del Cielo, i quali incessantemente adorano l'Agnello immolato per la nostra salvezza, Colui che conserva i segni della sua immolazione, ma che è glorioso e vincitore, come ci viene descritto nel libro dell'Apocalisse.

Fr. Teodoreto voleva che la devozione al Crocifisso fosse accompagnata da un atteggiamento di gioia e di speranza, raccomandava loro perciò che non si limitassero a guardare con dolore le atroci sofferenze del Signore, Crocifisso per noi, ma a vederlo insieme risorto e a contemplare le sue ferite con gioia e riconoscenza grande perché le indicibili sofferenze che ha patito ci attestano che Egli ci ama più di tutti fino al dono della sua vita per noi.

- La fondazione dell'Unione Catechisti fu la risposta che Fr. Teodoreto diede alle sollecitazioni dei superiori che desideravano dare continuità alla loro opera educativa attraverso istituzioni che si estendessero oltre gli anni trascorsi nelle scuole dei Fratelli.

A tale scopo pregò molto e si occupò con grande zelo ad accompagnare i giovani dalla scuola alla vita, fondando nel 1914 l'Unione Catechisti come Pia Unione e successivamente, nel 1948, l'Istituto Secolare Unione Catechisti di Gesù Crocifisso e di Maria Immacolata.

- Fr. Teodoreto ebbe anche una particolare attenzione ad aiutare i giovani a scoprire e a seguire lo stato di vita per il quale Dio li chiama all'esistenza.

Con molta discrezione egli sosteneva e incoraggiava quanti si confidavano con lui e quanti chiedevano quali fossero i segni per scoprire la volontà di Dio, in ogni momento della loro vita.

Le vocazioni maturate con il suo consiglio e sostenute dalla sua intensa preghiera, furono almeno un centinaio alla vita religiosa, in prevalenza Fratelli, e sacerdotale; senza contare quelle al matrimonio inteso nella pienezza sacramentale.

- Sostenere i giovani nell'apostolato catechistico-educativo e sociale fu, con quello della diffusione dell'Adorazione a Gesù Crocifisso, l'altro grande campo di apostolato proposto da Fr. Teodoreto ai suoi allievi.

In un mondo di diffusa ignoranza religiosa occorreva, anche allora, come e forse molto più oggi, ripresentare attraverso la catechesi chi è Gesù, per giungere a scoprire e a credere al suo amore per noi, così da ricambiarglielo e imparare come amarci tra di noi.

Questo breve richiamo alla spiritualità di Fr. Teodoreto, fatto in occasione di questa commemorazione, penso che sia più che sufficiente per noi che già conosciamo l'opera di Fr. Teodoreto.

Ma esso rischia di ridursi ad un semplice atto celebrativo se non ci sollecita a verificare se e in quale misura abbiamo colto il messaggio che Dio, attraverso la vita e le opere di Fr. Teodoreto, ci ha trasmesso.

Chiediamoci allora se non occorra migliorare qualcuno dei punti sopra ricordati, e precisamente:

1. Se la nostra prima preoccupazione sia quella che i giovani vivano una intensa vita cristiana, e se sia sufficiente quanto facciamo in questa direzione.

2. Se siamo protesi a far conoscere ai giovani che Dio li ha amati e li ama fino a morire in croce per noi.

3. Se in ogni nostra scuola curiamo la pastorale vocazionale per aiutare i giovani a scoprire lo stato di vita al quale Dio li ha chiamati, e se li aiutiamo concretamente a corrispondervi.

4. Chiediamoci se ci preoccupiamo della perseveranza cristiana dei giovani, anche oltre gli anni di scuola trascorsi tra noi.

5. Se ci siamo attivati per costituire l'Unione Catechisti in ogni nostra scuola secondo l'ardente desiderio di Fr. Teodoreto.

I punti sopra ricordati sono un po' la sintesi del messaggio che Dio, attraverso Fr. Teodoreto, ci ha fatto conoscere.

Molto si è fatto in questa direzione sia dai Catechisti che dai Fratelli ma non è fuori luogo, penso, che quest'oggi ciascuno di noi si chieda se è sufficiente quanto si è già fatto o se non occorra fare ancora qualcosa per rispondere alla comune vocazione catechistica dell'Unione e dei Fratelli.

In un mondo secolarizzato, dove sempre più spesso Dio viene emarginato dalle famiglie e dalla società, ci vorrebbero molti apostoli che ripresentassero al mondo Gesù.

Spesso quelli che Egli chiama sembrano essere sordi al suo invito; qualcuno lo considera persino una pericolosa tentazione da respingere.

Anche i Fratelli e molto di più i Catechisti risentono in questo tempo della grande scarsità di risposte vocazionali: la costituzione dell'Unione Catechisti in ogni casa dei Fratelli, come aveva ardentemente desiderato il Ven. Fr. Teodoreto, potrebbe essere all'origine di una ripresa, ma bisogna crederci.

Da parte mia sono convinto che le vocazioni aumenteranno nella misura in cui abiteremo sempre più intimamente nel cuore di Gesù, fino a spendere concretamente la nostra vita per Lui, in una continua donazione che è la nostra testimonianza e il nostro martirio.

Di questo ci ha dato esempio Fr. Teodoreto.

Se tutti avessimo davvero la mente e il cuore del Signore Gesù, e se fossimo disposti a seguirlo fino al martirio, prendendo cioè ogni giorno la nostra croce, sono certo che le vocazioni non verrebbero meno, ma anzi sarebbero così numerose da render difficile la formazione di tutti gli aspiranti ai nostri istituti.

Questa affermazione, che può apparire ardita, trova la sua consistenza nella fedeltà di Dio, che sempre mantiene le promesse fatte alla sua Chiesa, e da lei attuate nel carisma degli apostoli e dei santi.

Se oggi nel giorno della commemorazione del Ven. Fr. Teodoreto accettiamo questa sfida, i giovani e il mondo intero potranno vedere nei nostri volti il riflesso del volto di Gesù: casto, povero e obbediente e si sentiranno attratti da Lui.

Sull'esempio di Fr. Teodoreto i Catechisti, in conformità alle esortazioni dei Capitoli 42° e 43° dei Fratelli, sono sempre disponibili ad accogliere chiunque è alla ricerca di Dio nell'ambito della spiritualità del Ven. Fr. Teodoreto, per continuare insieme un cammino di santità e nella gioia dei figli di Dio.

Fr. Teodoreto, a oltre 300 anni, continua nell'originalità del carisma dell'Unione a diffondere lo spirito del suo fondatore S. G. Battista de la Salle, che lui ci ha indicato come nostro modello e maestro di vita.

Ancora grazie per la vostra partecipazione.