L'inizio dell'anno formativo in conformità all'ispirazione  

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S. Messa per il personale nella cattedrale di Asti

L'anno formativo 2012/13 della Casa di Carità Arti e Mestieri è iniziato nello spirito che anima e costituisce l'essenza dell'Ente fondazione, cioè una formazione professionale cristiana secondo il messaggio del servi di Dio fra Leopoldo o.f.m. e ven. fr. Teodoreto fsc, mirata a "salvare le anime e formare nuove generazioni", secondo l'insegna programmatica ispirata dal Crocifisso al Francescano, e costantemente perseguita dal Fratello delle scuole cristiane.

È nella cattedrale di Asti che è avvenuto il primo incontro plenario di tutto il personale docente e amministrativo dei 26 centri in cui si articola la fondazione - oltre alle sezioni staccate - nella S. Messa officiata dal Vescovo mons. Francesco Ravinale alla presenza degli oltre 200 dipendenti pervenuti dalle varie sedi, quale folta rappresentanza di tutto il personale.

Nell'omelia il Vescovo, ricollegandosi all'appello del Papa per l'Anno della Fede, e all'obbiettivo della Conferenza Episcopale Italiana sull' Educazione, rivolgendosi direttamente gli astanti ha rilevato come la loro missione educativa sia insita nell'appartenenza all'Istituto, e alle finalità di questo, che è formare per la vita alla luce del Vangelo: quindi l'impegno di ognuno trova la sua realizzazione nella fedeltà e nell'attuazione della proposta educativa cui è chiamato.

E poiché tale proposta è incentrata, nello stesso titolo dell'Istituto, nella Carità, cioè nell'amore di Dio e del prossimo, il loro servizio risulta di tanto più necessario e prezioso in questo tempo di crisi economica, affinché gli allievi possano trovare sbocchi occupazionali e sistemazione di vita.

Il presidente, ing. Bondone, nel suo breve saluto, ha ricordato al Personale la necessità di riconfermare ogni anno l'adesioneall'importante ruolo educativo che comporta l'operare all'interno della Casa di Carità.

Inoltre, ha auspicato che tutti, docenti e non docenti, possano essere ogni giorno segno di speranza, in questo tempo difficile, per quanti si rivolgono al nostro ente di formazione, in cerca di sostegno e accompagnamento per entrare o rientrare nel mondo del lavoro.

Nel ricordo di Conti e Rollino

In precedenza il personale si è riunito nella sede Giovanni Giraudi, da un anno confluita nella Casa di Carità, e nel salone vi è stata la calorosa e partecipata premiazione a vari dipendenti per gli anni di fedeltà nel servizio, da parte di Ezio Audano, presidente del Gruppo Personale della Casa di Carità.

Era presente anche Padre Roasio, oblato di San Giuseppe.

Dopo il benvenuto del direttore, Mauro Ferro, è stata data la parola a Vito Moccia, che ha portato il saluto e il compiacimento dell'Unione Catechisti per l'opera svolta con tanta dedizione da tutto il personale per l'elevazione umana, professionale e spirituale degli allievi, perseverando in quella missione benemerita che ha avuto in Domenico Conti e Leonardo Rollino, recentemente scomparsi, due modelli di costante riferimento, anzi di luminoso percorso da seguire per la continuità dell'opera educativa e la validità del servizio prestato.

Se Conti è stato un artefice della Casa di Carità, segnatamente per avere tracciato la proposta formativa – così come altri ne sono stati gli artefici materiali, e tra questi i fratelli Fonti – accanto a lui Rollino è stato l'infaticabile operatore ed esecutore, sovente nel nascondimento, non dimenticando altresì i suoi diretti contributi finanziari in circostanze difficili.

Molti dei presenti li hanno conosciuti e hanno collaborato con Loro.

Ma per tutti l'elemento rivelativo della loro dedizione all'Opera è l'amore al Crocifisso – Risorto, di cui la Casa di Carità è singolare espressione: in tal modo tutti abbiamo possibilità di trarre forza ed ispirazione da questi eletti pionieri.

Incontri di riflessione e di preghiera per allievi

Sono ripresi in Val Clarea gli incontri di studi e di preghiera per gruppi di allievi della Casa di Carità, condotti da fr. Gabriele Dalle Nogare, v. presidente della fondazione.

Ne diamo notizia, riservandoci di ampiamente illustrarli nei prossimi numeri, data l'importanza basilare di tale iniziativa.