« Il cavaliere dello Spirito Santo contro la superbia »

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Commemorazione del 62° anniversario del "dies natalis" del ven. fr. Teodoreto ( 13.5.1954 )

Santa Messa nell'aia della casa natale a Vinchio, il 15.5.2016 ( Pentecoste )

Umile "cavaliere" dello Spirito

Questa espressione, forse un po' desueta come linguaggio, ma efficace nel suo significato, è dello stesso venerabile fr. Teodoreto, ed è riferita al servo di Dio fra Leopoldo Maria Musso nel profilarne la vita interiore, nel libro "Nella intimità del Crocifisso"( cfr. 3° ed., capo XIX, pag. 180 ), biografia del Francescano e rassegna sulle origini delle opere scaturite dal messaggio spirituale che associa questi due insigni nostri venerabili Fondatori.

Or bene, mi pare che la suddetta espressione sia perfettamente idonea a esprimere una delle doti più salienti del carattere morale dello stesso fr. Teodoreto.

E proprio in questo senso don Aldo Rosso, parroco di Vinchio, nella sua omelia nella Messa celebrativa dell'anniversario, officiata come di consuetudine nell'aia della casa natale, ne ha delineato la figura e l'apostolato.

Avvenendo la celebrazione nella solennità di Pentecoste, il riferimento liturgico e omiletico incentrato nello Spirito Santo, ha offerto al predicatore l'opportunità di rilevare la ricchezza di effusione dello Spirito su fr. Teodoreto, da farne – secondo il titolo di questo articolo – un autentico "cavaliere".

Presenza dello Spirito nel Venerabile

Invero fr. Teodoreto era ripieno di Spirito Santo, per la dovizia di grazia e di doni da Dio ricevuti, e per la sua pronta e diligente adesione alla vocazione di religioso ed educatore nei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Per Lui il "carattere spirituale" impresso nel Battesimo e nella Cresima, e sviluppato nella consacrazione religiosa, era una realtà viva, attestante l'impronta di Gesù, il Crocifisso Risorto, e l'inabitazione dello Spirito.

È per questa consapevolezza abituale che Egli ha saputo intendere il fascino della santità, e intuire le ispirazioni per l'ideazione e la realizzazione delle opere formative, catechistiche, spirituali ed educative cui si è dedicato per tutta la vita.

L'amore a Gesù Crocifisso, particolarmente espresso e formulato nell'Adorazione alle Cinque Piaghe, devozione composta da fra Leopoldo, ma da Lui sistemata e diffusa in tutto il mondo, è stato come il suo volto interiore, il suo contrassegno di identità e di presenza.

È in questa atmosfera di ascesi che ha fondato l'Unione Catechisti, rispondendo alle mozioni dello Spirito, sempre perseguite nell'obbedienza ai Superiori, e confermate dalle ispirazioni di fra Leopoldo.

E sempre dal Francescano in particolare, e in modo specifico, ha tratto la spinta decisiva per l'inizio e la realizzazione del Centro di formazione professionale Casa di Carità Arti e Mestieri, ora Fondazione, ma nei primordi attuata per l'opera determinante sua e dei suoi Catechisti.

Così Egli ha scritto sull'azione dello Spirito: « È ai piccoli e agli umili che lo Spirito Santo rivela i suoi segreti, è ai cuori puri che fa sentire le sue dolci attrattive.

Qui a poco serve la scienza.

L'azione così sottile dello Spirito divino sfugge all'analisi della ragione umana.

Il suo soffio è impercettibile e nessuno sa donde venga e dove vada, se non l'anima umile che ne esperimenta la dolce influenza.

Se voi avete un'anima docile, favorita, sia pure qualche volta e in certi brevi momenti, dal soave intervento dello Spirito Santo, voi proverete ciò che sto per dire, gusterete e comprenderete ».

Percezione della presenza dello Spirito nel prossimo

Ma tale suo "cavalierato", per continuare ad attenerci alla metafora del titolo, non l'ha solo considerato in se stesso, pur avendolo fatto fruttificare nell'apostolato e nell'educazione dei giovani e, più in generale, del prossimo: fr. Teodoreto rilevava la presenza del Santo Spirito in ogni battezzato, anche se non praticante o in crisi di fede, anzi in ogni uomo, sebbene non cristiano, nella piena consapevolezza che "la luce vera illumina ogni uomo" ( cfr. Gv 1,9 ).

Da ciò la stima, anzi il suo amore per il singolo individuo, in eroica applicazione della sublime parola di Gesù: "Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri" ( Gv 13,34 ).

Abbiamo definito "eroica" l'applicazione del precetto, avvalendoci di un'espressione che il compianto dr. Tessitore, presidente per un trentennio dell'Unione Catechisti, era solito usare per indicare la pienezza con cui fr. Teodoreto viveva la regola di Fratello delle Scuole Cristiane.

Ora il comportamento da lui seguito per la sua regola, a maggior ragione va riferito al modo con cui viveva le parole del divino Maestro.

E tale amore per il prossimo si è attuato, appunto in modo "eroico", nella sua vocazione per l'educazione dei giovani e per avviarli alla santità.

Questo è senza dubbio un forte insegnamento, cui non sempre forse poniamo attenzione, specie quando ci troviamo di fronte a indifferenza religiosa, a cattiveria e magari a malvagità: in ogni persona dobbiamo intravvedere la presenza dello Spirito Santo, anche se può apparire latente o addirittura avversata.

Ecco un proposito che possiamo proficuamente trarre da questa riflessione sul Venerabile, specie se congiunta alla consapevolezza della nostra miseria, al che può essere di aiuto quest'altro suo pensiero sulla santità di vita e sulla debolezza umana: "Il nostro unico intento sia il piacere a Gesù, e solo a Lui: la carità e l'umiltà aiuteranno a fare grandi progressi nella perfezione.

Facciamoci santi: preghiamo il Signore che ci renda tali, perché da noi possiamo solo fare il male".

E fr. Teodoreto, nella sua costante passione di gratificare e fare del bene al prossimo, ha operato, come abbiamo già sopra accennato,

per la formazione umana, professionale e cristiana dei giovani e dei lavoratori attraverso la Casa di Carità,

all'educazione ed istruzione dei ragazzi nella Scuola Cristiana,

allo specifico esercizio della carità spirituale e corporale mediante la Messa del Povero,

all'ascesi religiosa e alla evangelizzazione nel mondo con l'Unione Catechisti,

il tutto animandolo, da devotissimo dell'Immacolata, con l'amore al Crocifisso Risorto, espresso e compendiato nella formula devozionale di adorazione popolare, perché accessibile a tutti, ma profondissima.