Fr. Teodoreto maestro di teologia spirituale

B345-A2

Il dono del Consiglio.

Abbiamo già pubblicato nei precedenti Bollettini parte delle riflessioni del ven. fr. Teodoreto sui doni dello Spirito Santo.

Trattasi di meditazioni, ricavate dai suoi quaderni, svolte per la formazione dei Catechisti.

Ma per la profondità dei pensieri e dei suggerimenti costituiscono un compendio di teologia ascetica, tuttora prezioso per l'elevazione della mente e del cuore.

( segue dal brano riportato nel Bollettino n° 335 )

« … L'anima pura e calma un po' abituata a questa dolce influenza non s'inganna; l'unzione interna dello Spirito Santo le insegna il da farsi. »

Il profano invece non comprende nulla di questa misteriosa condotta; teme sempre per quest'anima i precipizi, la ritiene come esaltata come falsa mistica.

Chi dirige tali anime, se vuol distinguere la verità dall'errore, deve basare le sue decisioni sopra le regole della fede a cui il dono del consiglio resta sottoposto.

É desiderabile che colui che dirige altri sia guidato dal dono del consiglio.

L'ufficio del dono del consiglio non si limita a farci giudicare degli atti concreti da compiere e, nel caso, a farci ricercare a tale scopo i consigli altrui; poiché corrisponde alla virtù della prudenza, ci fa pure disporre l'attuazione delle decisioni prese sotto l'ispirazione dello Spirito Santo e applica in concreto i doni della pietà, della fortezza e della temperanza alla loro realizzazione.

b) Con questo dono noi uniamo la vita di orazione alla vita pratica, portiamo le decisioni prese sotto la dolce influenza di Dio nel campo dell'azione.

Questa non interrompe l'unione con Dio.

L'anima contempla e agisce nello stesso tempo ed è questa la caratteristica dell'anima perfetta.

Oh! Chiediamo di continuo, prima di ogni nostra azione, questo dono così prezioso.

La capacità umana, l'attitudine naturale, la prudenza tanto esaltata dai mondani non sono, in confronto a questo dono, che tenebre.

Coloro che si lasciano guidare da tali qualità naturali possono facilmente cadere nei precipizi.

I talenti naturali servono poco nella vita spirituale quando Dio chiama l'anima a una più alta perfezione.

Quando il divin Maestro si compiace di dotare un'anima del discernimento soprannaturale, essa fa passi giganteschi nella via della santità e li fa con sicurezza.

Dio non è forse sua guida?

E Dio non è forse infallibile?

Così quest'anima possiede una grande calma interna.

La Provvidenza divina, dice essa di continuo, avrà cura di ogni cosa: Deus providebit ( Gen 22,7 ).

Perché turbarci?

« Confidate a Dio ogni vostra preoccupazione, ed Egli vi nutrirà ».

L'anima aspetta con fiducia, dalla bontà del divin Maestro ogni bene, anche i più straordinari, quando sono necessari per attuare un'opera o la santificazione delle anime.

Dio non permette mai che la sua generosità sia da meno delle nostre speranze.


Questo senso di serenità, di dolce rassegnazione distingue le anime profondamente buone e religiose che mostrano una calma da paradiso.

Esse sanno che Provvidenza conduce ogni cosa ed esclamano: Benedetta la Provvidenza guidata dal Cuore di Dio! ( N.d.T. )

Fr. Teodoreto

N.B. La suddetta annotazione di fr. Teodoreto, con la sigla ( N.d.T. ), che verosimilmente significa "nota del traduttore", attesta che i brani riportati sui doni dello Spirito Santo siano stati attinti e tradotti da scritti di spiritualità lasalliana.

Questa circostanza nulla sottrae allo studio e alla competenza di fr. Teodoreto, anzi ne sottolinea lo zelo di ricerca e documentazione.