Venite e vedrete

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Introduzione

L'incontro con Gesù non chiede di mettere da parte i nostri desideri, anzi li provoca: "Che cercate?".

Abbiamo più volte sperimentato delusione per come vanno le cose a questo mondo.

Qualche volta siamo stati tentati sdegnosamente di volerlo fermare per scendere, di chiamarci fuori dal gioco.

Altre volte ci ha preso la voglia di cambiarlo: "Se comandassi io … ".

Altre ancora ci siamo adattati, perché ci pareva troppo alto il prezzo da pagare.

Gesù annuncia un mondo nuovo, il suo regno: egli annuncia, oggi, che il regno di Dio è presente, inaugura un nuovo rapporto tra Dio e gli uomini, manifesta da parte di Dio un'inaudita volontà di perdono e di riconciliazione, propone un'alleanza di amicizia e di vita con lui.

Probabilmente non è la prima volta che ne sentiamo parlare.

Il suo vangelo può esserci sembrato un'utopia o invece l'abbiamo percepito come un vestito troppo stretto, una tabella di marcia troppo rigida ed esigente: "Abbiamo già tanti doveri da adempiere, e il vangelo vuole aggiungerne altri?".

Può averci lasciati indifferenti perché non ci è stato presentato nel modo giusto; può averci affascinato, ma averci fatto esclamare: "Troppo bello per essere vero".

L'invito è ora a conoscere più a fondo la proposta di Gesù, a conoscere più da vicino lui stesso come persona.

Scopriremo così che si può cambiare questo mondo e che vivere come Gesù non solo è possibile, ma riempie di senso.

Ma il suo messaggio e la sua vita sono qualcosa che possono ancora interessarci?

Ha detto parole per gente d'altri tempi; ha fatto miracoli per qualche fortunato, è stato osannato e poi ripudiato.

Ma in che misura tutto ciò ci riguarda?

"Venite e vedrete", ha detto Gesù ai due discepoli e ripete oggi a noi.

Fare esperienza di lui significa poter scoprire che i nostri desideri non sono pretese, ma possibilità, alle quali è già promessa, in lui, realizzazione.

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