L'educazione sessuale nella scuola

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Orientamenti pastorali

Il presente documento è stato deciso dalla Consulta per la pastorale scolastica, il 13 gennaio 1976, per rispondere alle numerose richieste di genitori e di docenti.

La prima stesura è stata predisposta dall'Ufficio Nazionale per la pastorale scolastica con la collaborazione di un gruppo di esperti.

Sottoposto, successivamente, all'esame di teologi, moralisti, pedagogisti, psicologi, uomini di scuola, genitori, educatori, il documento fu approvato dal Consiglio Permanente della C.E.I. nella riunione del 23-26 ottobre 1978, che diede l'incarico alla Presidenza di pubblicarlo, dopo un'ulteriore revisione.

Presentazione

L'esigenza di « una positiva e prudente educazione sessuale » dei fanciulli e dei giovani « man mano che cresce la loro età », affermata con grande chiarezza dal Concilio Vaticano II, non risponde soltanto alla situazione di grave crisi morale che sta oggi attraversando la nostra società; deriva piuttosto dalla concezione stessa dell'educazione, intesa come sviluppo integrale ed armonico della persona, « sia in vista del suo fine ultimo sia per il bene delle varie società di cui l'uomo è membro ed in cui, divenuto adulto, avrà mansioni da svolgere » ( Gravissimum educationis, n. 1 ).

Non c'è educazione che non implichi anche l'educazione dell'aspetto sessuale della personalità; così come non c'è autentica educazione sessuale se non inserita nel processo educativo globale della persona, quale suo momento integrante.

Questa ispirazione sta alla base degli « orientamenti pastorali che l'ufficio Nazionale per la Pastorale Scolastica della C.E.I. ha predisposto per quanti operano nel mondo della scuola.

Essi sono stati esaminati anche dal Consiglio Permanente della C.E.I., che ha dato parere positivo e ne ha incoraggiato la pubblicazione.

Sono orientamenti rivolti innanzi tutto ai cristiani - personale direttivo, docenti, genitori, alunni - direttamente impegnati nel mondo della scuola.

Ma sono anche rivolti a quanti hanno una rigorosa concezione etica dell'esistenza e dei doveri sociali, e sono giustamente preoccupati della crescita culturale e morale delle nuove generazioni.

Noi auguriamo che, in una società come la nostra, tanto bisognosa di prospettive chiare e di valori autentici, il lavoro dell'ufficio per la Pastorale Scolastica della C.E.I. possa trovare fiducia e responsabile accoglienza.

Roma, Pasqua 1980

Anastasio Card. Ballestrero Arcivescovo di Torino
Presidente della C.E.I.

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