Linee comuni per la vita dei nostri seminari

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Presentazione

C'è una preoccupazione costante nella storia della Chiesa, e in particolare della Chiesa italiana, accentuatasi soprattutto dopo il Concilio Vaticano II: quella della formazione seminaristica.

Più volte l'Episcopato mondiale ha dichiarato la convinzione che lo stesso rinnovamento conciliare sarebbe dipeso, in gran parte, dalla qualità dei futuri presbiteri.

Di qui la sollecitazione del Magistero in tale direzione, soprattutto a partire dall'emanazione del decreto Optatam totius.

In tempi recenti la spinta per una più puntuale azione formativa nei nostri seminari è venuta dalla promulgazione del nuovo Codice di diritto canonico e dalla esortazione post-sinodale Pastoris dabo vobis.

Due esigenze pertanto hanno motivato la Commissione episcopale per il clero a farsi carico del problema educativo dei seminari:

da una parte quella di preparare la revisione di Orientamenti e norme - La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana, documento formalmente già scaduto;

dall'altra, la significativa metamorfosi verificatasi nelle comunità seminaristiche in questo ventennio di fine secolo, che in qualche modo rispecchiano le mutate condizioni culturali del mondo giovanile.

I passi giudicati inutili dalla Commissione, confortata dalle attese degli stessi rettori dei seminari d'Italia, sono stati sostanzialmente due:

in questo preciso momento sembra opportuno elaborare alcune "linee comuni per la vita dei nostri seminari"

e prevedere, successivamente, la riedizione di Orientamenti e norme, sollecitati in questo, sia dal Consiglio Permanente della C.E.I. sia dalla Congregazione per l'educazione cattolica.

Il presente intervento della Commissione tiene dunque conto degli apporti degli educatori dei nostri seminari, coinvolti nella riflessione a livello di ogni regione conciliare.

L'impostazione e il genere letterario del documento vanno nella linea dell'approfondimento di alcune "esigenze" particolarmente vive nelle nostre comunità seminaristiche e che interpretano le attese avvertite dagli educatori per questo momento storico delle nostre Chiese particolari.

Lo spirito che anima il documento, con preoccupazione prevalentemente pedagogica, è quello di accompagnare tutti coloro che a diverso titolo sono chiamati dai loro vescovi a svolgere il delicato ministero educativo accanto ai futuri presbiteri: per sollecitare un sapiente approfondimento, una coraggiosa sperimentazione e un'opportuna verifica nella linea di alcuni orientamenti comuni.

Si nutre la speranza che mentre le comunità seminaristiche vanno testimoniando il loro proposito di darsi un più preciso progetto educativo per donare alla Chiesa del futuro presbiteri capaci di farsi evangelicamente carico delle sfide della storia, le nostre comunità cristiane crescano nella affettuosa attenzione ai nostri seminari e soprattutto garantiscano, attraverso una sapiente e corale azione pastorale, il crescere di nuove vocazioni al ministero presbiterale.

Roma, 25 aprile 1999 Quarta domenica di Pasqua

La Commissione Episcopale per il Clero

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