L'iniziazione cristiana - 2

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Premessa

Il passaggio a una "pastorale di missione permanente", scelta qualificante della Chiesa italiana nel Convegno ecclesiale di Palermo ( C.E.L, Con il dono della carità dentro la storia, 23 ), comporta la ricerca delle forme più idonee per annunciare il Vangelo e promuovere una mentalità cristiana matura in una società caratterizzata dal pluralismo culturale e religioso e percorsa da molteplici fenomeni di secolarismo.

In questo orizzonte si pone questa nota pastorale L'iniziazione cristiana.

Orientamenti per l'iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi dai 7 ai 14 anni.

Essa fa parte di un progetto con cui il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana si ripromette di indicare contenuti, finalità e modalità per itinerari di iniziazione cristiana che conducano alla maturità della fede, a divenire cioè discepoli di Gesù in cammino con lui verso il Padre, vivendo un'esistenza secondo lo Spirito, membri coerenti e attivi della Chiesa, testimoni autentici del Vangelo nel mondo.

Il progetto si è proposto di tracciare un percorso in tre tappe, nelle quali si affrontano tre situazioni particolari:

- quella di persone adulte che chiedono i sacramenti dell'iniziazione;

- quella dei fanciulli e ragazzi (dai 7 ai 14 anni) che chiedono di essere iniziati al mistero di Cristo e alla vita della Chiesa;

- quella di coloro che desiderano risvegliare la loro fede in Cristo, dopo aver ricevuto il Battesimo, ma non essendo mai stati veramente evangelizzati.

Il testo che viene ora pubblicato fa seguito alla prima parte, edita in data 30 marzo 1997 e dedicata agli Orientamenti per il catecumenato degli adulti, e propone un adattamento del Rito per l'iniziazione cristiana degli adulti alle esigenze dei fanciulli e dei ragazzi, nel quadro della missione evangelizzatrice della Chiesa e dell'inserimento del cammino di iniziazione nella pastorale ordinaria,

offrendo criteri per un'efficace azione di annuncio e catechesi, per una pertinente educazione alla testimonianza e per una corretta celebrazione dei sacramenti dell'iniziazione, chiedendo il coinvolgimento delle famiglie e della comunità parrocchiale nelle scelte dei fanciulli e dei ragazzi, riservando un'attenzione particolare alle situazioni dei più deboli.

Il cammino così delineato e offerto alle comunità ecclesiali esige da esse una conversione pastorale che dia il primato all'evangelizzazione e all'educazione della mentalità di fede.

Esso si presenta anche come recupero delle radici più autentiche della tradizione cristiana per coniugarle con le domande dell'uomo di oggi.

La sua attuazione richiederà un impegno nuovo, ma potrà costituire, nel servizio ai più piccoli, un'occasione di rinnovamento missionario di tutta la comunità.

Roma, 23 maggio 1999, Domenica di Pentecoste

Il Consiglio Episcopale Permanente


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