Sarete miei testimoni

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La Chiesa nella nostra Diocesi

Ogni parrocchia è espressione della Chiesa particolare, la diocesi, e della Chiesa universale sparsa nel mondo.

La Chiesa locale, riunita intorno al vescovo, rende presente la Chiesa di Gesù mediante il Vangelo, l'Eucaristia, la comunione fraterna.

"Chi ascolta voi ascolta Me"

A servizio dell'unità e della comunione fra tutte le Chiese, operano i successori degli apostoli: il Papa e i vescovi uniti con lui.

Lo Spirito Santo li sostiene con uno speciale dono di grazia, perché svolgano con forza e fedeltà la missione loro affidata di padri, maestri e pastori nel popolo di Dio.

Ogni domenica e in ogni celebrazione eucaristica noi preghiamo per il Papa e per il nostro vescovo.

"Conferma, o Padre, nella fede e nell'amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra, il tuo servo e nostro Papa, il nostro vescovo, tutto il clero e il popolo che tu hai redento".

I successori degli apostoli sono il Papa e i vescovi uniti con lui.

Il Papa è il successore di san Pietro ed è il capo visibile della Chiesa.

Egli è infallibile quando insegna solennemente ( ex Cathedra ), come Maestro e Pastore di tutta la Chiesa.

Lo Spirito Santo assiste con i suoi doni il Papa e i vescovi nel loro servizio di padri, maestri e pastori della Chiesa.

Conosci la storia della tua diocesi? Quali sono i suoi santi? Sai chi è il tuo vescovo?

"Io ho scelto voi"

Nella diocesi il vescovo guida la comunità insieme con i preti, egli li invia in missione nelle parrocchie.

Conosciamo certamente i preti della nostra comunità.

Perché hanno scelto questa strada?

Qual è il servizio che svolgono nella comunità cristiana?

Sono domande che possiamo rivolgere anche a loro.

Nessuno decide da solo di farsi prete.

È Gesù che chiama, come un giorno chiamò a sé quelli che volle, per mandarli a predicare nel suo nome, e disse loro: "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi". ( Gv 15,16 )

La risposta esige un cuore pronto e generoso.

Il sacerdote è chiamato da Dio a consacrare a lui e ai fratelli tutta la vita.

A imitazione di Gesù, non si forma una sua fa miglia.

Eppure non è solo: è amico di tutti.

Con la testimonianza della sua vita e della sua parola egli annunzia il Vangelo, celebra l'Eucaristia e gli altri sacramenti perché la comunità cresca nella fede e viva nella carità.

E se un ragazzo pensasse di farsi prete?

Questo progetto di vita può far sorridere qualcuno, mentre affascina qualcun altro.

La chiamata al sacerdozio è un grande dono del Signore; vale la pena di mettersi su questa strada senza paura.

"Io sto in mezzo a voi come colui che serve"

In molte diocesi vi sono cristiani adulti che ricevono dal vescovo un ministero particolare: il diaconato.

Il servizio dei diaconi ha origini antichissime nella Chiesa: risale ai tempi degli apostoli.

Nei primi secoli, sia in Roma che nelle comunità cristiane dell'oriente, i diaconi erano le persone più vicine al vescovo e avevano l'incarico di amministrare i beni destinati ai poveri.

Diacono è una parola greca che vuol dire servo.

Nella Chiesa i diaconi vogliono imitare Gesù il quale è venuto per servire e non per essere servito.

Essi testimoniano il Vangelo nel mondo e ricordano con la parola e con la vita che tutti siamo chiamati a servire i fratelli nella carità.

"Va', vendi quello che hai e dallo ai poveri"

I religiosi e le religiose, che chiamiamo frati e suore, sono persone affascinate da Cristo, che vogliono imitare con tutta la loro vita.

La loro presenza nella Chiesa è un dono importante.

La preghiera, il servizio, l'esempio dei religiosi e delle religiose è una ricchezza per tutta la comunità.

Docili all'impulso dello Spirito Santo, hanno scelto di consacrare tutta la vita a Dio.

Vogliono imitare il Signore Gesù nella povertà e nella libertà dalle cose, nell'obbedienza al Padre sino alla fine, liberi anche da legami familiari per essere disponibili a tutti.

Come da un unico albero, sono germogliati nella storia della Chiesa moltissimi rami di famiglie religiose, per prendersi cura dei piccoli, dei giovani, degli infermi e degli emarginati.

Con la loro testimonianza ricordano al mondo ciò che vale di più: mettere il proprio tempo, le proprie capacità e i propri beni al servizio di Cristo, presente nei fratelli. Una forma antica di vita religiosa è quella dei monasteri di clausura.

In essi vivono uomini o donne che si ritirano dal mondo per lodare Dio nel silenzio, nella preghiera e nel lavoro.

Alla gente che ha fretta e non sa più incontrare Dio, essi offrono l'esempio di una preghiera e di un servizio che è fonte di grazia per tutti.

Ogni forma di consacrazione totale a Dio nella comunione fraterna è per il bene di tutto il corpo di Cristo, che è la Chiesa.

"Andate anche voi nella mia vigna"

Nelle nostre Chiese a tutti è affidato un compito per la vita e la costruzione della comunità.

Anche i servizi più umili diventano importanti se svolti con generosità e amore.

Molti laici cristiani sono chiamati dallo Spirito di Gesù ad impegnarsi al servizio dei fratelli.

I catechisti svolgono il grande compito di annunciare il Vangelo e di educare nella fede i loro fratelli.

Gli accoliti e i ministri straordinari dell'Eucaristia animano la liturgia della parrocchia e portano la santa comunione ai malati.

I lettori annunciano con competenza la parola di Dio e guidano i gruppi biblici nelle case.

Animatori preparati guidano il cammino di fede di gruppi, associazioni e movimenti.

Molti giovani e adulti operano nel servizio del volontariato cristiano.

La loro presenza preziosa la notiamo soprattutto negli ospedali nelle case della carità, negli oratori giovanili, nel mondo dello sport, nei momenti straordinari di calamità dove più urgente è l'aiuto solidale.

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