Sarete miei testimoni

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Confermati dal dono dello Spirito

Messaggio

Nel sacramento della Confermazione, grazie al dono dello Spirito, i cristiani sono resi capaci di vivere più intensamente il loro Battesimo e di testimoniare nel proprio ambiente il progetto di Dio.

La partecipazione costante all'Eucaristia rinvigorisce e nutre questo atteggiamento di missione.

Obiettivi

L'itinerario catechistico conduce i ragazzi a:

- conoscere i segni liturgici del sacramento della Confermazione;

- rinnovare il proprio senso di appartenenza alla Chiesa, accogliendo il dono e il compito che vengono dal sacramento;

- operare in coerenza con gli impegni assunti con la Confermazione.

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Contenuti

La proposta catechistica si sviluppa nei seguenti nuclei tematici:

- "Lo Spirito Santo scende su di noi": il sacramento della Confermazione è la Pentecoste del cristiano battezzato.

Lo Spirito è dato a ciascuno per vivere più perfettamente la comunione con la Chiesa.

- "Le promesse rinnovate": le promesse battesimali rinnovate personalmente dal ragazzo nella celebrazione della Confermazione indicano la scelta della via della vita.

- "Lo Spirito che ti è dato in dono": lo Spirito è portatore di doni spirituali, per una più piena conformazione a Gesù Cristo.

- "Testimoni e missionari": lo Spirito perfeziona anche le virtù della prudenza, giustizia, fortezza e temperanza, per rendere il cresimato creatura nuova in Cristo, a servizio di Dio e degli uomini.

- "Testimoni della Pasqua di Cristo": l'Eucaristia è culmine e fonte di tutta la vita cristiana: lo Spirito rende capace il cresimato di parteciparvi in modo nuovo, perché la sua vita diventi eucaristia.

Per la pastorale catechistica

La crescita dei ragazzi non è soltanto fisica, coinvolge lo spirito, il carattere, rende più acuta l'intelligenza, accentua le capacità di amare.

Viene il momento in cui ogni ragazzo e ragazza ha il diritto di ricercare e riconoscere il proprio posto dinanzi a Dio nella Chiesa.

È importante prendere coscienza delle possibilità grandi e nuove di realizzazione e di crescita che il Signore offre.

Il cammino di iniziazione cristiana comincia con il Battesimo, viene confermato con il sacramento della Cresima e trova il suo culmine nell'Eucaristia.

Il fatto che il sacramento della Confermazione sia celebrato dopo la Messa di prima comunione, non deve far pensare che esso sia slegato dal ritmo proprio dei sacramenti della iniziazione.

È necessario che la catechesi sulla Confermazione ponga in evidenza che sacramento della piena maturità cristiana resta sempre l'Eucaristia e la vita nuova che da essa scaturisce.

La pastorale aiuterà i cresimati a inserirsi in modo più pieno nella celebrazione dell'Eucaristia, promuovendo la loro partecipazione attiva ai vari momenti del rito.

La celebrazione della Confermazione è momento di verifica della fede non solo per i ragazzi e le loro famiglie, ma anche per la comunità parrocchiale.

I padrini e le madrine in particolare dovrebbero essere scelti tra quanti hanno seguito i ragazzi nel loro cammino di preparazione, o tra le persone più idonee ad offrire loro una chiara testimonianza cristiana.

La presenza del vescovo, o di un sacerdote da lui mandato, ricorda che la parrocchia è una cosa sola con la diocesi e con la Chiesa universale.

La parrocchia è responsabile della preparazione dei cresimandi, che sono ammessi alla celebrazione quando danno prova di un adeguato impegno di fedeltà.

Tocca alla comunità cristiana mostrare ai ragazzi, nella fortezza e nella costanza della propria fede, i segni attuali della presenza dello Spirito Santo promesso.

L'ammissione al sacramento della Confermazione non è legata solo alla classe o all'età dei ragazzi.

Lo Spirito Santo viene sui ragazzi con i suoi doni, in vista delle crescenti responsabilità che li attendono nella vita.

Appare pertanto giustificata la consuetudine di ammettere i ragazzi alla Cresima non oltre la preadolescenza.

Nei giorni che precedono la celebrazione del sacramento, è opportuno favorire ritiri e momenti di incontro spirituale tra i ragazzi, i genitori, i padrini, i catechisti e la comunità.

Il giorno della Cresima non è festa semplicemente delle famiglie dei ragazzi, ma è festa della parrocchia.

Perché non offrire ai nuovi cresimati una occasione di incontro, di comune letizia oppure di servizio operoso a beneficio dei poveri e dei sofferenti?

La testimonianza viva delle comunità si arricchisce nella memoria dei santi e di quanti hanno lasciato il loro ricordo di esempi eroici nella promozione della giustizia e nella edificazione della pace.

Non si tratta semplicemente di modelli da riprodurre nel nostro tempo, ma di persone che mostrano come la docilità allo Spirito Santo possa guidare, nelle situazioni sempre nuove della storia, a vivere in modo nuovo la fedeltà a Dio e agli uomini.

È compito dei catechisti avviare i ragazzi in qualche ricerca storica, che consenta loro di scoprire la vita e l'attualità del messaggio dei santi.

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