Vi ho chiamato amici

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In ascolto dei testimoni

È giunta l'ora che la gente sappia tutto ciò che è accaduto.

Non solo gli ebrei, anche i pagani.

In casa di un centurione romano, di nome Cornelio, Simon Pietro racconta: "Gesù di Nazareth è passato facendo del bene e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei giudei e in Gerusalemme.

Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno" ( At 10,34-43 ).

Giovanni dà testimonianza ai fedeli delle comunità dell'Asia Minore: "Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita, noi lo annunziamo anche a voi, perché la nostra gioia sia perfetta" ( 1 Gv 1,1-4 ).

Saulo di Tarso, ebreo e cittadino romano, incontra Gesù soltanto dopo la risurrezione, sulla via di Damasco, ma ricorda per tutta la vita quella esperienza folgorante ( At 9,1-18 ).

Da allora l'amore di Gesù lo spinge attraverso le nazioni dell'impero: "Guai a me, diceva, se non predicassi il Vangelo" ( 1 Cor 9,16 ).

A partire da Gerusalemme gli apostoli portano il Vangelo in Siria, in Asia Minore, in Grecia, arrivano a Roma, la capitale dell'impero, forse anche in Spagna.

Ovunque la parola degli apostoli diffonde la buona notizia di Gesù.

Sorgono nuove comunità che, di città in città, di regione in regione, si estendono e si moltiplicano.

La testimonianza degli apostoli e della Chiesa è il Vangelo: la lieta notizia che Gesù di Nazareth ha vinto la morte ed è risorto per noi.

La parola nasce dal silenzio

Il Vangelo, prima di essere un libro, è la persona di Gesù stesso, perché lui è la buona notizia di Dio.

Il Vangelo è nato nella notte in cui ai pastori di Betlemme fu recata l'inaudita notizia: "Ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore" ( Lc 2,10-11 ).

I pastori accorrono, trovano e vedono Maria e Giuseppe, e il Bambino che giace in una mangiatoia.

E raccontano ciò che del Bambino è stato detto loro.

Maria tace, in silenzio medita tutte cose e le custodisce nel suo cuore.

Maria è la prima fonte d'informazione di Luca sulla nascita di Gesù e per i suoi primi anni.

La parola nasce dal silenzio.

Sulla via di Damasco Leggiamo il racconto autobiografico di Paolo sulla straordinaria esperienza del suo incontro con il Cristo risorto.

Gal 1,11-17: Il vangelo da me annunziato non l'ho ricevuto da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.

At 22,6-11: Mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una gran luce dal cielo e una voce: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?".

At 26,12-18: "Su, alzati e rimettiti in piedi; ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone".

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