Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica

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Il quinto comandamento

Non uccidere

466 Perché la vita umana va rispettata?

Perché è sacra.

Fin dal suo inizio essa comporta l'azione creatrice di Dio e rimane per sempre in una relazione speciale con il Creatore, suo unico fine.

A nessuno è lecito distruggere direttamente un essere umano innocente, essendo ciò gravemente contrario alla dignità della persona e alla santità del Creatore.

« Non far morire l'innocente e il giusto » ( Es 23,7 ).

2258-62
2318-20

467 Perché la legittima difesa delle persone e delle società non va contro tale norma?

Perché con la legittima difesa si attua la scelta di difendersi e si valorizza il diritto alla vita, propria o altrui, e non la scelta di uccidere.

La legittima difesa, per chi ha responsabilità della vita altrui, può essere anche un grave dovere.

Tuttavia, essa non deve comportare un uso della violenza maggiore del necessario.

2263-65

468 A che serve una pena?

Una pena, inflitta da una legittima autorità pubblica, ha lo scopo di riparare il disordine introdotto dalla colpa, di difendere l'ordine pubblico e la sicurezza delle persone, di contribuire alla correzione del colpevole.

2266

469 Quale pena si può infliggere?

La pena inflitta deve essere proporzionata alla gravita del delitto.

Oggi, a seguito delle possibilità di cui lo Stato dispone per reprimere il crimine rendendo inoffensivo il colpevole, i casi di assoluta necessità di pena di morte « sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti » ( Evangelium vitae ).

Quando i mezzi incruenti sono sufficienti, l'autorità si limiterà a questi mezzi, perché questi corrispondono meglio alle condizioni concrete del bene comune, sono più conformi alla dignità della persona e non tolgono definitivamente al colpevole la possibilità di redimersi.

2267

470 Che cosa proibisce il quinto Comandamento?

Il quinto Comandamento proibisce come gravemente contrari alla legge morale:

l'omicidio diretto e volontario, e la cooperazione ad esso;

l'aborto diretto, voluto come fine o come mezzo, nonché la cooperazione ad esso, pena la scomunica, perché l'essere umano, fin dal suo concepimento, va rispettato e protetto in modo assoluto nella sua integrità;

l'eutanasia diretta, che consiste nel mettere fine, con un atto o l'omissione di un'azione dovuta, alla vita di persone handicappate, ammalate o prossime alla morte;

il suicidio e la cooperazione volontaria ad esso, in quanto è un'offesa grave al giusto amore di Dio, di sé e del prossimo: quanto alla responsabilità, essa può essere aggravata in ragione dello scandalo o attenuata da particolari disturbi psichici o da gravi timori.

2268-83
2321-26

471 Quali procedure mediche sono consentite, quando la morte è considerata imminente?

Le cure che d'ordinario sono dovute ad una persona ammalata non possono essere legittimamente interrotte.

Sono legittimi invece l'uso di analgesici, non finalizzati alla morte, e la rinuncia « all'accanimento terapeutico », cioè all'utilizzo di procedure mediche sproporzionate e senza
ragionevole speranza di esito positivo.

2278-79

472 Perché la società deve proteggere ogni embrione?

Il diritto inalienabile alla vita di ogni individuo umano, fin dal suo concepimento, è un elemento costitutivo della società civile e della sua legislazione.

Quando lo Stato non mette la sua forza al servizio dei diritti di tutti e in particolare dei più deboli, tra i quali i concepiti ancora non nati, vengono minati i fondamenti stessi di uno Stato di diritto.

2273-74

473 Come si evita lo scandalo?

Lo scandalo, che consiste nell'indurre altri a compiere il male, si evita rispettando l'anima e il corpo della persona.

Se deliberatamente si induce altri a peccare gravemente, si commette una colpa grave.

2284-87

474 Quale dovere abbiamo verso il corpo?

Dobbiamo avere una ragionevole cura della salute fisica, propria ed altrui, evitando tuttavia il culto del corpo e ogni sorta di eccessi.

Vanno inoltre evitati l'uso di stupefacenti, che causano gravissimi danni alla salute e alla vita umana, e anche l'abuso dei cibi, dell'alcool, del tabacco e dei medicinali.

2288-91

475 Quando sono moralmente legittime le sperimentazioni scientifiche, mediche o psicologiche, sulle persone o sui gruppi umani?

Sono moralmente legittime se sono a servizio del bene integrale della persona e della società, senza rischi sproporzionati per la vita e l'integrità fisica e psichica dei soggetti, opportunamente informati e consenzienti.

2292-95

476 Sono consentiti il trapianto e la donazione di organi, prima e dopo la morte?

Il trapianto di organi è moralmente accettabile col consenso del donatore e senza rischi eccessivi per lui.

Per il nobile atto della donazione degli organi dopo la morte deve essere pienamente accertata la morte reale del donatore.

2296

477 Quali pratiche sono contrarie al rispetto dell'integrità corporea della persona umana?

Esse sono: i rapimenti e i sequestri di persona, il terrorismo, la tortura, le violenze, la sterilizzazione diretta.

Le amputazioni e le mutilazioni di una persona sono moralmente consentite solo per indispensabili fini terapeutici della medesima.

2297-98

478 Quale cura si deve avere per i moribondi?

I moribondi hanno diritto a vivere con dignità gli ultimi momenti della loro vita terrena, soprattutto con il sostegno della preghiera e dei Sacramenti che preparano all'incontro con il Dio vivente.

2299

479 Come devono essere trattati i corpi dei defunti?

I corpi dei defunti devono essere trattati con rispetto e carità.

La loro cremazione è permessa se attuata senza mettere in questione la fede nella risurrezione dei corpi.

2300-301

480 Che cosa chiede il Signore ad ogni persona a riguardo della pace?

Il Signore, che proclama « beati gli operatori di pace » ( Mt 5,9 ), chiede la pace del cuore e denuncia l'immoralità dell'ira, che è desiderio di vendetta per il male ricevuto, e dell'odio, che porta a desiderare il male per il prossimo.

Questi atteggiamenti, se volontari e consentiti in cose di grande importanza, sono peccati gravi contro la carità.

2302-2303

481 Che cos'è la pace nel mondo?

La pace nel mondo, la quale è richiesta per il rispetto e lo sviluppo della vita umana, non è semplice assenza della guerra o equilibrio di forze contrastanti, ma è « la tranquillità dell'ordine » ( sant'Agostino ), « frutto della giustizia » ( Is 32,17 ) ed effetto della carità.

La pace terrena è immagine e frutto della pace di Cristo.

2304-305

482 Che cosa richiede la pace nel mondo?

Essa richiede l'equa distribuzione e la tutela dei beni delle persone, la libera comunicazione tra gli esseri umani, il rispetto della dignità delle persone e dei popoli, l'assidua pratica della giustizia e della fratellanza.

2304
2307-308

483 Quando è moralmente consentito l'uso della forza militare?

L'uso della forza militare è moralmente giustificato dalla presenza contemporanea delle seguenti condizioni:

certezza di un durevole e grave danno subito;

inefficacia di ogni alternativa pacifica;

fondate possibilità di successo;

assenza di mali peggiori, considerata l'odierna potenza dei mezzi di distruzione.

2307-10

484 In caso di minaccia di guerra, a chi spetta la valutazione rigorosa di tali condizioni?

Essa spetta al giudizio prudente dei governanti, cui compete anche il diritto di imporre ai cittadini l'obbligo della difesa nazionale, fatto salvo il diritto personale all'obiezione di coscienza, da attuarsi con altra forma di servizio alla comunità umana.

2309

485 In caso di guerra, che cosa chiede la legge morale?

La legge morale rimane sempre valida, anche in caso di guerra.

Essa chiede che si trattino con umanità i non combattenti, i soldati feriti e i prigionieri.

Le azioni deliberatamente contrarie al diritto delle genti e le disposizioni che le impongono sono dei crimini che l'obbedienza cieca non serve a scusare.

Si devono condannare le distruzioni di massa come pure lo sterminio di un popolo o di una minoranza etnica, che sono peccati gravissimi: si è moralmente in obbligo di fare resistenza agli ordini di chi li comanda.

2312-14
2328

486 Che cosa bisogna fare per evitare la guerra?

Si deve fare tutto ciò che è ragionevolmente possibile per evitare in ogni modo la guerra, dati i mali e le ingiustizie che essa provoca.

In particolare, bisogna

evitare l'accumulo e il commercio delle armi non debitamente regolamentati dai poteri legittimi;

le ingiustizie soprattutto economiche e sociali;

le discriminazioni etniche e religiose;

l'invidia, la diffidenza, l'orgoglio e lo spirito di vendetta.

Quanto si fa per eliminare questi ed altri disordini aiuta a costruire la pace e ad evitare la guerra.

2315-17
2327-30
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