Immensa aeterni Dei Sisto V - 22 gennaio 1587 Settima Congregazione per l'indice dei libri Siccome però quel letale morbo dell'anima che è l'eresia si diffonde come un cancro, ed i figli delle tenebre assaltano la rocca cattolica con ogni specie di macchina guerresca, ma specialmente pubblicando libri infetti dal veleno dell'eresia, ed altri che spargono dottrine dannose e corruttrici, la cura dell'ufficio pastorale ci sprona ad allontanare con pronta vigilanza dall'ovile di Cristo le volpi fraudolente ed i lupi rapaci. § 1. Perciò, affinché i cardinali delegati alla proibizione ed alla correzione dei libri possano applicarsi a questo loro compito con maggiore cura e frutto, concediamo loro la facoltà di rivedere ed esaminare i cataloghi o indici degli stessi libri, compilati in passato oppure recentemente, nonché le relative regole; di passare in diligente rassegna i libri già proibiti, o comunque sospesi, e di permetterli quando lo giudicassero, opportuno. Inoltre: discutano e rivedano i libri usciti dopo l'indice edito per ordine del Concilio Tridentino, contrari alla dottrina ed alla morale cristiana, e qualora li deferiscano a noi, li condannino a nostro nome; emendino quelli manipolati dall'oltraggio e dalla frode degli uomini; stabiliscano le norme per spurgare e correggere quei libri che, tolto qualche errore, possano essere utili agli studiosi, e ne redigano l'elenco; sollecitino da parte delle università di Parigi, di Bologna, di Salamanca, di Lovanio e di altre di maggior autorità, studi e ricerche sulla bonifica e correzione dei libri, e ne richiedano la collaborazione più fattiva. Alla stessa Congregazione poi permettiamo di concedere, anche senza nostra licenza, la facoltà di tenere e di leggere i libri proibiti ai teologi, canonisti ed altri periti, pii e capaci, anche chiamati da fuori, incaricati di tutto questo settore, oggi tanto vitale della società cristiana: concessione però che vogliamo riservata solo a questi, solo per questo scopo, e non ad altri. Quattordicesima congregazione per la tipografia Vaticana § 1. Infine, sin dai tempi più remoti, sono noti i guasti arrecati dalle insidie ed inganni con cui gli eretici e gli altri nemici della verità hanno manipolato i sacri libri e gli scritti dei Santi Padri, e quanta rovina alle anime abbia causato, specialmente in questo secolo, la stampa corrotta dei loro libri e le edizioni macchiate e corrotte dall'impuro e pestifero fermento eretico e dagli altri errori. Nella nostra sollecitudine di Pontefice, volendo che questa lucida e salutifera nostra eredità trasmessaci dai nostri padri si conservi immacolata, con nostra spesa non indifferente abbiamo istituito a questo fine la tipografia Vaticana. Ed ora, ponderata l'importanza dell'impresa, istituiamo la Congregazione dei cardinali seguenti, col compito di curare la stampa più fedele possibile delle Sacre Scritture nel latino della Volgata, in greco ed in ebraico, delle lettere decretali, dei concili generali, delle opere dei principali santi dottori della Chiesa, e degli altri libri nei quali si contengono e si spiegano la dottrina cattolica e le tradizioni della Chiesa. Perciò ordiniamo che essi procurino e diligentemente esaminino i libri da stampare, in modo che le edizioni ne escano il più possibile integre e fedeli. A questo fine usino degli antichi manoscritti e dei codici emendati prendendoli specialmente dalla nobile e ricchissima Biblioteca Pontificia Vaticana; si giovino della collaborazione e delle ricerche degli uomini più dotti di tutti i paesi del mondo cristiano, scelti da noi o dai nostri successori, peritissimi nelle varie lingue. Se poi, circa l'autorità dei codici antichi e nella revisione e correzione dei libri, sorgessero dubbi e difficoltà di particolare rilievo, si consultino collegialmente, e poi ce ne riferiscano, in modo che, nella diversità delle lezioni, stante lo speciale carisma concesso da Dio a questa Santa Sede, noi possiamo indicare quelle che più concordano con la verità ortodossa. Infine, la stessa Congregazione invigilerà che i tipografi ed i revisori dei libri in ogni stato e provincia del mondo cattolico pongano ogni cura nell'adempiere fedelmente ed interamente il proprio compito, e si applichino a curare edizioni fedelissime di questi libri, conformandosi in tutto al modello ed alle norme della stampa vaticana.