Catechesi tradendae

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Sollecitudine di Paolo VI

2 I papi più recenti hanno riservato alla catechesi un posto eminente nella loro sollecitudine pastorale.

Con i suoi gesti, la sua predicazione, la sua autorevole interpretazione del concilio Vaticano II - da lui considerato come il grande catechismo dei tempi moderni -, con l'intera sua vita il mio venerato predecessore Paolo VI ha servito la catechesi della chiesa in modo particolarmente esemplare.

Egli ha approvato, il 18 marzo 1971, il Direttorio generale della catechesi, preparato dalla Congregazione per il clero, un direttorio che rimane quale documento fondamentale per stimolare ed orientare il rinnovamento catechetico in tutta la chiesa.

Egli ha istituito, nel 1975, il Consiglio internazionale per la catechesi.

Egli ha definito magistralmente il ruolo ed il significato della catechesi nella vita e nella missione della chiesa, quando si è rivolto ai partecipanti al 1° congresso internazionale della catechesi, il 25 settembre 1971,4 ed è ritornato esplicitamente su tale argomento nell'esortazione apostolica Evangelii nuntiandi.5

Egli ha voluto che la catechesi, specialmente quella che si rivolge ai fanciulli ed ai giovani, fosse il tema della IV assemblea generale del sinodo dei vescovi,6 celebrata durante il mese di ottobre del 1977, alla quale io stesso ebbi la gioia di partecipare.

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4 AAS 63 ( 1971 ), pp. 758-764
5 Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 44;
Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 45-48;
Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 54
6 È noto che, secondo il Motu-proprio Apostolica Sollicitudo del 15 settembre 1965 ( AAS 57 [ 1965 ], pp. 775-780 ) il Sinodo dei Vescovi si può riunire in Assemblea generale, in Assemblea straordinaria o in Assemblea speciale.
Nella presente Esortazione Apostolica, i termini « Sinodo » o « Padri Sinodali » « Aula Sinodale » si riferiranno sempre, tranne indicazioni contrarie, alla IVa Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, tenuta a Roma nel mese di ottobre 1977, sulla catechesi