De musica sacra et sacra liturgia

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3. Dei libri di canto liturgico

56. I libri di canto liturgico della Chiesa Romana di cui finora si ha l'edizione tipica sono:

Il Graduale Romano, con l'Ordinario della Messa.

L'Antifonale Romano per le Ore diurne.

L'Ufficio dei Defunti, della Settimana Santa e della Natività di N. S. G. C.

57. La Santa Sede rivendica a sé tutti i diritti di proprietà e di uso su tutte le melodie gregoriane che sono contenute nei libri liturgici della Chiesa Romana da essa approvati.

58. Ritengono il loro valore il Decreto della S. Congregazione dei Riti dell'11 agosto 1905, ossia l'« Istruzione sulla edizione e approvazione dei libri contenenti il canto liturgico gregoriano»,21 nonché la susseguente « Dichiarazione circa l'edizione e l'approvazione dei libri contenenti il canto liturgico gregoriano » del 14 febbraio 1906,22 e l'altro Decreto del 24 febbraio 1911 su alcune questioni particolari circa l'approvazione dei libri di canto « Propri » di qualche diocesi o famiglia religiosa.23

Le disposizioni poi che la stessa S. Congregazione dei Riti fissò il 10 agosto 1946 « Sulla facoltà di pubblicare i libri liturgici»24 valgono anche per i libri di canto liturgico.

59. Il Canto gregoriano autentico è dunque quello che viene presentato nelle edizioni « tipiche » vaticane, o che dalla S. Congregazione dei Riti è stato approvato per qualche chiesa particolare o famiglia religiosa, e pertanto dagli editori, muniti della debita facoltà, deve essere riprodotto con ogni fedeltà in tutto, nella melodia cioè e nel testo.

I segni, poi, detti ritmici, introdotti nel canto gregoriano per autorità privata, sono permessi, purché si conservi integro il valore e la natura delle note che si trovano nei libri vaticani di canto liturgico.

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21 Decr. auth. S. C. R. 4166
22 Decr. auth. S. C. R. 4178
23 Decr. auth. S. C. R. 4260
24 A. A. S. 38 (1946) 371-37 2