I rifugiati una sfida alla solidarietà

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"Una vergognosa piaga del nostro tempo"

È così che il Papa Giovanni Paolo II ha voluto qualificare il problema dei rifugiati nella lettera all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati ( 25 giugno 1982 ).

Dopo dieci anni, nonostante l'instancabile azione della comunità internazionale e di benevole organizzazioni, la piaga non ha smesso di espandersi nel fianco dell'umanità e di infettare i Paesi più poveri: quasi il 90% dei rifugiati si trova nei Paesi del Terzo Mondo e soprattutto il continente africano è colpito da questo flagello.

Oggi il numero già elevato ( circa 17 milioni ) di rifugiati che rientrano nella stretta definizione formulata dal diritto internazionale è doppiato dal numero dei profughi all'interno dei loro paesi e quindi giuridicamente non protetti.

Sempre più numerosi sono poi coloro che varcano le frontiere per fuggire una povertà estrema e quasi oppressiva.

Pur dovendo sempre distinguere un rifugiato da un migrante, tale distinzione risulta talvolta difficile da farsi, e certe interpretazioni arbitrarie favoriscono politiche restrittive poco conformi al rispetto dell'uomo.

Questo documento non si contenta di ravvivare l'attenzione spesso spenta sulla condizione inumana del rifugiato, dislocato nello spazio e nel tempo fino alla perdita della propria identità.

Esso vorrebbe stimolare la solidarietà internazionale, non soltanto nei confronti degli effetti, ma soprattutto delle cause del dramma: un mondo in cui i diritti dell'uomo sono impunemente violati continuerà a produrre rifugiati di ogni tipo.

La Chiesa, riaffermando il primato e la dignità della persona umana, si rivolge a tutti gli uomini e a tutti i popoli, ai loro responsabili nazionali e internazionali per esortarli a dar prova d'immaginazione e di coraggio nella ricerca di soluzioni giuste e durature a quella che Giovanni Paolo II ha chiamato "forse la più grande tragedia di tutte le tragedie umane del nostro tempo"*

Roger Cardinal Etchegaray
Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum
+ Giovanni Cheli
Presidente del Pontificio Consiglio De Spirituali Migrantium atque Itinerantium Cura

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* Giovanni Paolo II, Discorso ai Rifugiati in esilio a Morong, Filippine ( 21 febbraio 1981 )