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Carteggio

D 45 -/- L. Borzone

1) "Non sono per me, ma li dà a Dio"

Alla Gentilissima Signora

Sig.ra Luisa Issoglio,

vedova Borzone - Via Corte

d'Appello 13, Casa Gloria

TORINO

Viva Gesù e Maria SS.ma!

Gentilissima Signora Luisa Borzone,

Come le ho promesso nella pia pratica dell'Adorazione a Gesù Crocifisso sempre la ricordo.

La bontà del cuor Suo vorrà tenermi per iscusato se in questi momenti vengo a disturbarla:

le dico che l'offerta di lire 3, che graziosamente e caritatevolmente mi avrebbe fatta,

invece importerebbe lire 7 a compiere la spesa di mille pagelle e mille immagini;

ma si ricordi, gentilissima Signora Luisa che tal somma non è per me ma la dà a Dio;

ed io, intanto, non mancherò di pregare Iddio, bontà infinita, che le conceda lunghissima vita

per il bene del Suo amato figlio Carletto.

E quando sarà da Dio chiamata all'eternità (noi, poveri mortali, tutti dobbiamo pagare il debito,

alla fine di nostra carriera, alla sorella morte), al comparire dinanzi alla Maestà Santissima di Dio,

se Ella fosse accusata di qualche lieve imperfezione, in quel momento di ansia non si turbi;

s'avanza tutto raggiante di gloria e di splendore il fedel suo Angelo Custode, sorridente,

tenendo in mano una coppa d'oro (divotamente genuflesso la presenta all'Eterno Divin Padre),

contenente la somma di lire sette per propagare il nome augustissimo e santissimo dell'Unigenito Figlio Gesù Crocifisso,

e riparare le ingiurie al medesimo.

In quel supremo momento Ella sentirà chiamarsi e dirsi: "Entra o serva fedele nel mio regno di eterna gloria;

tu mi hai compassionato in vita, ricevi il guiderdone di beatitudine promesso ai miei figli devoti.

I miei ossequi: mi dico suo sempre nel mio Signore Gesù Crocifisso.

Fra Leopoldo Maria.

Ore 11 e 30 sera, domenica, 3 novembre 1907

S. Tommaso

[ -Originale- ]

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