D 97

22 Agosto 1908

Adorazione - mattino ore 3,45

[ -Quaderno 1-Pagina 138- ]

1 Gesù che parla: "Caro Leopoldo, sopra il tuo capo cadrà tutta la responsabilità:

quanti disgusti avrai da sopportare per me."

2 Caro Gesù, quando mi si presentano alla mente i momenti paradisiaci che mi davi in quella piccola cucina, là nascosto!

Non un'anima in quel convento poteva immaginarsi i dolci colloqui con cui il Tuo spirito visitava l'anima mia,

dandomi gioie celesti a mio conforto, mentre era una catena di continue sofferenze per sei anni!

3 E Tu bontà infinita me lo dicevi che volevi macinarmi, ma io non capivo,

perché quando venivi a visitarmi col balsamo celeste della tua misericordia m'infondevi nel cuore

l'amore dei Serafini verso di Te tanto da sollevarmi sopra tutte le gioie e tutte le grandezze del mondo;

amavo allora di non venire scoperto;

[ -Quaderno 1-Pagina 139- ]

nei momenti in cui Tu innalzavi l'anima mia con affetti santi, andavo dicendo tra me:

ma io sono il più ricco, il più onorato di tutti i re della terra e non cambierei la mia condizione con la loro.

4 Gesù che parla: "Sebbene tu abbia a soffrire su questa terra, tu avrai il Paradiso in te stesso,

perché Io sono sempre con te".

[ -Segretario 8.5- ]

"Io e tu non ci lasciamo più per tutta l'eternità:

voglio fare del tuo cuore una fornace ardente d'amore che non si spegne mai."

5 Gesù si fece promettere seriamente che tra il Suo Cuore

e il mio sia confermata l'unione che per qualunque contrarietà non venga mai meno;

e che nel lavoro i nostri due cuori siano come due specchi che si guardano.

Indice