D 1271

4 Marzo 1911

[ -Quaderno 5-Pagina 110- ]

- Mio Signore, mio Dio, suscita presto anime generose nell'Ordine tuo futuro, perché, vedi bene, mio Gesù,

che in questi tempi di tenace incredulità, in questo mondo di Te l'uomo superbo non ne vuol più sapere

e cercano di scrutinare ognor più nel libro divino, dove nascondi i tuoi segreti:

la scienza superba non si contenta più delle prove fedelissime che diedero gli Apostoli per mezzo tuo,

nostro Divin Maestro, i Santi e i Martiri! di penitenza il mondo non ne vuol più sapere,

anzi, peggio, il mondo ama onori e ricchezze, di far trionfare il vizio e s'ingolfa nelle cose oscenissime, esecrande,

tendendo a scornarti della bellezza purissima, dell'aureola della tua divinità:

insulto più abominevole esecrando, un delitto più orrendo non potrebbe l'uomo inventare nell'animo truce!

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