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Carteggio

D 1419 -/- Rossi

19) Gesù ci insegna la via più corta

Viva Gesù e Maria SS.ma!

Gentilissima Signora Damigella Maria, consorella in S. Francesco.

Nella solitudine della mia povera cella, dove sto, per quanto riposo,

unito al mio Gesù ed alla Vergine tre volte santa, la gran Madre di Dio,

il mio spirito ravvisa tre anime predestinate nelle persone di Margherita, Maria e Giovanna,

delle quali la bontà di Dio, affinché ne avessi sempre più viva la memoria nel Cuor di Gesù,

volle che venissi a rinfrancare lo spirito nella via della perfezione;

e per incoraggiarle Gesù mi disse che saranno benedette da Lui

che vadano sempre avanti coll'aratro della misericordia di Dio, finche giunga la raccolta della vigna mistica del Signore.

Oh, bontà d'eterna verità! Quanto è consolante la memoria eterna del nostro santo Redentore!

l'amor di Dio quanti pensieri risveglia nel cuore, quante gioie prova l'anima nella preghiera,

che il buon Gesù Crocifisso, nostro divino giardiniere, innaffia colla sua divina grazia!

con soavi e ineffabili gioie giocondissime ci dà trasporti d'amore e ci beatifica,

portando momentaneamente l'anima nostra nell'eterna beatitudine e le dice:

- Voglio farti tutta mia! - Oh, momenti di sommo conforto per un'anima

che ancora ha da espiare sopra questa terra le miserie passate; e quanto gaudio ci da il pensiero dell'eterna felicità!

Dunque, mie care nel Signore, vorrei che il mio povero scritto fosse loro pure d'incitamento a salire a grandi passi;

poiché ai piedi del SS.mo Crocifisso Gesù c'insegna la via più corta:

è quella della preghiera, linguaggio di paradiso.

O Divino mio Maestro, quanto sono alti i tuoi divini insegnamenti!

Fa' che le tue serve Margherita, Maria, Giovanna traggano vantaggio a gran copia

da tanto insegnamento dolcissimo da imparadisare l'anima loro!

Domenica ventura ricorre il Nome santo di Maria:

in quel giorno, così piacendo a Dio, nella santa comunione La ricorderò alla Vergine SS.ma

che le conceda lunga vita per il bene e per l'esempio altrui, affinché giunga nel Regno di quella beatitudine celeste,

là dove non ci saranno né pene né dolore, ma sempre gioia e gaudio eternali;

sempre, però, più tardi, perché noi la vogliamo sempre con noi,

giacché colle loro preghiere molte cose da Dio e per Dio hanno da effettuarsi.

La settimana ventura vado in un altro convento per pochi giorni;

volevo fare molte cose (ma speriamo di poterle fare almeno in parte) per la nostra cara Mammina,

la nostra deliziosissima Consolatrice sotto il titolo di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù,

che tanta fede nel nostro cuore e tanto amore ci dà per sua infinita misericordia,

benedicendoci in nome del suo Divin Figlio Crocifisso e di Lei stessa, nostra Signora.

In tanto Le auguro buon proseguimento della campagna e che nessun incontro sinistro venga a turbare la loro quiete;

augurando pure alle Signore Margherita, Maria, Giovanna, le più deliziose,

le più copiose benedizioni di Dio e di Maria SS.ma!

Sia felicissimo il tempo che restino ancora costì;

e sopra i suoi cari parenti Dio stenda le ali della Sua bontà, della Sua misericordia!

Ossequi vivissimi nel Cuor Divino di Gesù.

Suo, nel Signore, Frate Leopoldo Maria.

Convento di S. Tommaso, 8 settembre, Natività di Maria SS.ma, 1912.

[ -Originale- ]

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