L 95

Carteggio

D 1558 -/- Fr. Teodoreto

3) A godere i frutti delle loro fatiche

Viva Gesù Crocifisso e la Madre sua SS.ma!

Al carissimo nel Signore, Confratello Teodoreto di Gesù Crocifisso delle Scuole Cristiane.

Non s'aspetti dalla mia povera penna essendo illetterato, grandi cose;

scrivo alla meglio; e sarà il più bel dono che il Signore possa concedermi in terra,

se la grande bontà di Dio mi concede di fare un po' di bene e di dare sollievo all'anima Sua,

dandole un piccolissimo e gentilissimo fiore della nobile e santissima Adorazione al SS.mo Crocifisso,

durante la quale io, servo che serve il Signore colla grazia e protezione di Maria Vergine,

le scrivo quanto le ho promesso ( tanto nella SS.ma Adorazione a Gesù Crocifisso,

quanto la sera quando vado a salutare il mio amore, Gesù Sacramentato ).

L'amor Santo di Dio, Gesù Crocifisso, non ha misura;

all'anima assorta in Dio fa parte delle divine sue meraviglie

e dei doni meravigliosi che il Signore comparte ai suoi figli e servi fedeli;

le parla della misericordia sua infinita; che ebbe dagli uomini molte prove d'ingratitudine

e del poco onore e fervore dovuto a Dio per il martirio sofferto nella carriera mortale;

le parla dei tradimenti che gli si fanno continuamente e in ogni forma;

le confida cose tutte spirituali e con ineffabile, soave gioia appressa al suo Divin Cuore il servo fedele

e gli parla della sua divina bontà; le anime innamorate di Lui,

le carezze le fa belle colla sua divina potenza e misericordia, le anime in grazia del SS.mo Crocifisso Redentore;

chiama il servo suo fedele, lo carezza, gli rende soavi, dolci i momenti della vita;

c'infonde il coraggio di portare la croce con esso lui, nei momenti più difficili viene a consolarci,

incoraggiarci sull'andamento del tempo, guarisce le imperfezioni nostre, c'indirizza al bene operare,

ci fa ricchi di virtù, nutre l'anime nostre di bellezze spirituali,

ci da moltissimi pensieri sublimi come fiume che scorre;

parla di tutto che ispiri amor celestiale e innaffia l'anima nostra delle più ricche, soavissime benedizioni;

ed anche nelle prove ci rende il cuore rassegnato e in pace;

ci dà un vivissimo desiderio di servire il Signore, di starcene sempre vicino alla croce a adorarlo,

amarlo, servirlo, benedirlo, ringraziarlo, glorificarlo, e non si vorrebbe ad ogni costo più lasciarlo,

se le occupazioni del convento non esigessero altrimenti, e sempre si vorrebbe parlare con Gesù:

l'anima non è mai sazia, quanto più sta con Gesù, tanto più vorrebbe rimanere ai piedi della Croce per sentire,

ascoltare soavemente più davvicino i celesti detti;

Gesù parla giocondamente all'anima nei luoghi di solitudine o nelle ore mattutine, momenti solenni;

il silenzio dell'ora mattutina è adatto a più bearsi con Dio Gesù Crocifisso!

Ah! Fratello mio creda che bisognerebbe avere la penna degli Angeli del Paradiso per scrivere,

scrivere le soavi e dolci glorie di Dio o parlare dell'amore di Dio:

l'amore del Signore converte i peccatori; i santi muoiono d'amore di Dio, e l'amor di Dio forma i santi;

( il Signore ) parla dei meriti infiniti di chi avvicina anime alla SS.ma Adorazione;

ne avranno molto amore e gloria in cielo, anzi pregusteranno già da questa terra gioie soavissime

che dalle piaghe di Gesù partiranno: i cuori dei Fratelli saranno feriti d'amore del santo Crocifisso;

e nella sua bontà e carità Gesù disse:

" - Nell'ultima ora sarò loro di soccorso e serenamente me li stringerò al mio paterno Cuore

e nel mio gaudio di beatitudine li farò sedere alla destra a godere i frutti delle loro fatiche

per tutti i secoli dei secoli nel sorriso eterno dei santi! " -

La sera del 14 febbraio 1914, ore 11

Fra Leopoldo

[ -Originale- ]

Indice