L 134

Carteggio

D 1780 -/- Fr. Teodoreto

12) Il flagello

Viva Gesù e Maria SS.ma!

Carissimo Fratel Teodoreto.

Con mio gran piacere ho ricevuto la Sua lettera, e ringraziamo ben di cuore Dio del buon viaggio che fece;

e l'assicuro che io non mancherò di ricordarla a Dio nelle mie povere preci.

Raccomando pure il carissimo Fratel Biagio a Nostra Signora del Sacro Cuore.

La prego di venire a casa presto; c'è sempre qualcosa per cui abbisogniamo della Sua piissima persona!

Oggi Sabato, 22 maggio, venne il buon Signor Ingegnere Sella;

si fermò circa due ore; venne pure il Signor Cavaliere Cavallotti,

e tutti assieme, d'un cuor solo, desideriamo che Ella sia qui almeno fin quando tutto sia sistemato.

Il Signor Ingegnere parlò dolcemente della cara funzione alla Consolata

e spera molto e molto che il mondo si converta alla fede e alla carità verso il nostro prossimo,

in cui purtroppo manchiamo ossia difettiamo.

Il flagello noi vorremmo rifiutare; preghiamo Dio (poiché lo manda per nostro bene)

che ci dia la grazia di sopportarlo pazientemente, rassegnati ai voleri di Dio.

Le nostre buone benefattrici sono ben liete della santa "Divozione"!

La prego di voler presentare i miei umili ossequi al Venerando Fratel Biagio ed a Lei, nel cuor di Gesù, mi ricordo.

Fra Leopoldo Maria, 22 maggio 1915

[ -Originale- ]

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