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Carteggio

D 1827 -/- Fr. Teodoreto

24) Innalzerò lo spirito

Maria SS.ma ( mentre ero in adorazione al SS.mo Crocifisso, la mattina del giorno 24 ottobre 1916, ore 4 ½ ):

" Innalzerò lo spirito dei Fratelli delle Scuole Cristiane! " -

[ -Originale- ]

Viva Gesù e Maria SS.ma!

Mio caro Teodoreto,

questa sera, alle ore 8, ricevo la tua lettera: quanto mi fu gradita!

e quando ricevo lettere dai soldati, cari giovani che credono nel Signore,

è la grazia più bella che Dio possa concedermi in terra.

Ora ne ho più di centottanta; a più di cento mi resta ancora da rispondere, avendo il tempo così breve,

devo contare perfino i minuti! Mi consolo altamente di saperti molto pio,

e per questo tesoro della tua fede riceverai dall'Altissimo le più belle elette sue benedizioni;

e se tu conosci qualche anima bella, di buona volontà, come te, rimettigli il mio indirizzo,

ed io userò il segreto che tengo nel Sacro Cuore di Gesù Crocifisso e di Maria SS.ma, il quale sarà la loro vita!

Siamo in momenti terribili! L'uomo vuol fare senza Dio e il Signore si allontana;

la bestemmia, la malafede, il disprezzo delle cose sante, gli insulti alla Madonna,

la gran Madre di Dio, fanno ribrezzo, le chiese deserte fanno compassione: povera umanità!

Qui nella lettera non posso dirti ciò che ti direi a viva voce, ma ascolta questo povero religioso,

frate di S. Francesco: non t'allontanare mai da Dio, sarà la tua sorte più bella, dono del Signore!

Un gran numero di giovani soldati, che hanno superato combattimenti terribili,

votati a Nostra Signora del Sacro Cuore, tutti furono salvi!

Mentre ricevei la tua lettera, [ne ricevetti] altre di questi giovani

( non li conosco, ma mi fanno piangere di consolazione, poiché vedo dei cuori tanto buoni e credenti! );

e finché il mondo sia purificato ...............

Quando scrivi a casa, ossequia i tuoi genitori.

Alle 3 dopo pranzo partì l'Angiola, mia cugina;

da tre giorni era qui a Torino e mi sono dimenticato di te ( ed ecco )

che la Divina Provvidenza vuole che riceva i tuoi scritti!

Dunque, caro Teodoreto, fatti coraggio, e sempre avanti nel Signore,

e in questi giorni d'Ognissanti sii più fervoroso, affinché dopo lunga e santa vita possiamo tutti unirci con Dio,

bontà infinita, e, nell'amplesso di Dio, possiamo unirci cogli Angioli e Santi tutti del Paradiso

a cantare le glorie dell'amato Signore per tutti i secoli dei secoli!

Contraccambio gli auguri; e la benedizione celeste scenda sopra il tuo capo,

e ti adorni di tutte le virtù create da Dio!

Tuo affezionatissimo nel Signore

Fra Leopoldo Maria

S. Tommaso, 30 ottobre 1916, ore 11 sera

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