L 219

Carteggio

D 1851 -/- Bonaudi

40) Sulla rivoluzione del 23 agosto

- Viva Gesù e Maria

Gent.ma Signorina Damigella Bonaudi Francesca,

Tante grazie della buona memoria che conserva, Dio ne renda pietosamente

e divinamente ( il ) merito tanto ( a ) Lei quanto alla buona e caritatevole Signora Petronilla Barrera.

Riguardo alla rivoluzione scoppiò pure ( qui ) il giorno 23 agosto:

a mezzanotte un gran rumore per la Via Pietro Micca mi svegliò.

Mi portai alla finestra: era il finimondo.

Vennero a suonare il campanello, ma ( poi ) tirarono avanti; ove passavano facevano da popolo barbaro:

insegne, lampioni tutti andarono in frantumi.

La rivoluzione incominciò in tre punti: S. Bernardino ( borgo San Paolo ), barriera di Milano e Via Pietro Micca,

( ma ) la più danneggiata fu S. Bernardino.

Si vede che i socialisti erano preparati a tutto: assalirono da tre parti la Chiesa e Convento e tutto distrussero.

Ciò che più addolora ( è che ) non fecero ( in ) tempo a salvare il Santissimo profanarono in modo orribile i vasi sacri e le sacre ostie.

Fra le molte donne cattive una ha avuto il coraggio di gettare giù la Madonna e le tagliò la testa;

le statue di S. Antonio e di S. Bernardino andarono distrutte dalle fiamme coi banchi

e tutto ciò che trovarono in convento.

Tavoli, tavolini e tutto quanto capitò per mano tutto bruciarono;

il cuoco in quel momento era in cantina, non sapendo di che cosa si trattasse andò in cucina

e trovò minestra e stoviglie tutto versato, tutto rotto.

Fortuna ( che ) metà del convento era occupato dai soldati ( e quando ) i Frati seppero ( di essere ) cercati a morte

per essere bruciati vivi in mezzo alla piazza, Dio di bontà ha permesso si rifugiassero in mezzo ai buoni soldati

e là trovarono l'arca di salvezza travestiti da militari.

I socialisti ( attraversiamo un terribile periodo; a ) quei poveri disgraziati cagione di tutti i guai, toccò misera sorte)

insistevano di voler entrare nel reparto dei soldati per avere i frati, ma non li lasciarono entrare.

Alle ore due dopo mezzanotte i Frati entrarono in automobile chiuso

e furono condotti da militari al quartiere della Cernaia dove passarono il rimanente della notte.

Alle ore dieci del mattino furono condotti di nuovo in automobile a S. Antonio in Via San Quintino,

perché i socialisti li volevano a morte; spararono ( infatti ) pochi colpi ( contro ) il convento di S. Antonio,

ma ben presto fu dall'Autorità ordinato ai militari di proteggere il convento.

Il nostro Padre Curato di S. Tommaso ( che ) si trovava nella Valle di Lanzo dal suo amico certo Don Benizzo,

( della ) borgata Tornetti sotto la parrocchia di Viù venne a casa.

Ignorava tutti questi guai e ha dovuto fare a piedi molte miglia;

quando fu a Lucento sentì gridare: "guarda là un frate, ammazzalo, ammazzalo!"

Fortuna è passato vicino a lui un piccolo ragazzo con vettura a due ruote e gli disse: "Padre vuol venire sopra?".

É stata una vera provvidenza: ( vi ) montò sopra e lo seguirono per insultarlo,

ma grazia a Dio arrivò a casa sano e salvo, ma anche un po' spaventato.

Ai primi di agosto ebbi una visione che non è prudente dire, anche per il poco spazio,

però la dissi col Fratello Teodoreto ( che ) soggiunse: - Vedrà che si aggiungeranno altri flagelli. -

Così avvenne il 23 agosto.

Godo di saperli tutti bene.

Facciano il rimanente di buona permanenza

( ed io resto ) con la speranza di presto rivederli tutti con la protezione della Vergine

( che ) attiri sempre più il loro cuore e lo consegni a Gesù, luogo di grazia e di paradisiache benedizioni.

Auguri di ogni bene alla Gent.ma Sig.ra Petronilla Barrera estensibili a tutta la famiglia carissima.

Torino, 7 agosto 1917 - sera ore 10

Fra Leopoldo Maria

S. Tommaso

[ -Originale- ]

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