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Carteggio

D 1830 -/- Fr. Teodoreto

6) F. L. sottopone a Gesù il regolamento della Pia Unione

Viva Gesù Sacramentato e con Lui la Divina misericordia Sua!

Il giorno 14 gennaio 1917 ebbi dai miei buoni superiori l'ubbidienza di portarmi nel Convento di S. Antonio,

Via S. Quintino 49, in luogo del Fratello, Fra Callisto, a funzionare in qualità di cuoco,

dovendo il detto Fratello portarsi al servizio militare.

Passai la domenica nel detto convento, e la mattina m'alzai alla chiamata al coro che era alle ore 5 ½ di mattina,

avendo ben desiderio, per bontà e misericordia di Dio, di portarmi per tempo ai piedi del santo altare

a far adorazione a Gesù Sacramentato: domandai in grazia al fratello Agostino, Sagrestano,

se le porte che mettono alla sagrestia le chiudono; disse di no;

la mattina per tempo mi portavo silenzioso ai piedi dell'altare a far un po' di compagnia a Gesù,

preparandomi a riceverlo nella Santa Comunione.

Il giorno 24 corrente gennaio il buon Fratello Teodoreto, professore delle Scuole Cristiane,

venne a vedermi, e mi consegnò il Regolamento della Pia Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolata,

dicendomi: "Prenda; qui c'è il Regolamento; preghi Gesù ( di dirle ) se il Regolamento è fatto secondo il desiderio del Signore."

Prendendo dalle mani del fratello Teodoreto il Regolamento gli dissi:

"E se il Signore non rispondesse?"

Il fratello Teodoreto uscì con questo detto: "Oh, vada là, il Signore sa Lui!"

La mattina del giorno 25 era il giorno in cui dovevo mettere il Regolamento vicino alla porticina del Santo Tabernacolo,

e là prostrarmi in adorazione al SS.mo, per sentire i detti di Dio, se la bontà,

la misericordia di Dio Gesù Sacramentato si fosse compiaciuta di dirmi qualcosa.

Feci di tutto quella mattina per svegliarmi per tempo per portare il Regolamento sull'altare,

ma, non avendo l'orologio, mi rassegnai a levarmi alla chiamata al coro.

Il Padre Berardo francescano celebrò la messa conventuale alle ore 6, la quale io ebbi il bene di servire,

feci la santa Comunione; e c'incamminammo verso la balaustra per comunicare il popolo;

nel ricevere la santa Ostia sentii un gusto soave da paradiso, e dico tra me: "Come va questa mattina tanto favore?";

quando ( il Padre ) arriva a comunicare la quarta persona una voce potente dentro di me:

" - Dì al fratello Teodoreto che il Regolamento va tanto bene! ", e lo ripeté tre volte.

Il giorno 26 mi alzai alle ore 4, 3/4 ebbi il tempo opportuno di portare il Regolamento

vicino alla porticina del Santo Tabernacolo e là mi portai in ginocchio fino alla mensa,

poggiando il Regolamento sull'Altare, affinché Gesù benedetto lo benedicesse,

pregando con tutto l'ardore del mio povero cuore Gesù Sacramentato di benedire il Venerando Generale

delle Scuole Cristiane, il fratello Professore Teodoreto e tutti i Superiori delle loro religiose Case

e tutto il loro Ordine e i giovani della pia Unione del SS.mo Crocifisso,

affinché l'albero magistrale dia frutti copiosi di virtù esemplarissime per tutto il mondo.

Sono le ore 5 ½, suona la levata per portarsi al Coro; discendo ginocchioni i gradini;

stendo la mano per prendere il Regolamento;

discendendo io i gradini a portarmi in luogo da non essere veduto da nessuno,

Gesù disse distintamente: " - Leopoldo, benedico, benedico, benedico! ".

Lunedì.

[ -Originale- ]

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