L 290

Carteggio

D 1966

17) Io ti vedevo

Mentre ero in cucina ( a ) preparare la cena ai miei frati tanto buoni,

la sera di martedì ore 7 ½ mi prese tanto male al cuore che a stento potei finire il mio umile servizio.

Appena finito, non potendomi reggere sulla persona, mi fu impossibile andare ( a ) salutare il mio Gesù Sacramentato

e con Lui la sua divina Madre, nostra Signora che da 19 anni andavo ogni sera.

Mi ( trascicai ) come potei da solo, andai nella mia cella, ossequiai il mio Gesù Crocifisso

e Mamma Consolatrice e andai a prendere riposo, ma invece di riposarmi,

crescendo il male credevo proprio di andarmene a Dio.

Dopo le ore una incominciò venir meno la sofferenza e ( fui ) preso ( come da) ansia serena e soave.

Gesù mi disse: " Io ti vedevo dal Santo Tabernacolo ".

- Io gli dissi: O SS.mo mio Gesù.

Tu puoi vedermi dappertutto; Tu sei in ogni luogo.

Gesù disse: " ma, vedi non sei venuto tu ( a ) ossequiarmi, son venuto Io a vederti "

- e mi infonde tutta gioia di paradiso.

Mi addormentai sino alle 7.

1919

[ -Originale- ]

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