L 307

Carteggio

D 1972 -/- Fr. Teodoreto

35) La Casa di Carità: opera di Dio; la questione del nome

Viva Gesù Crocifisso -

1° - Detti " É volontà del Signore. Sia manifestata ".

2° - 25 dicembre 1919 ore 9,30 di sera." Voglio una casa di Carità arti e mestieri e scuole "

3° - 27 dicembre 1919 ore 9,30 di sera. " Nelle case di carità che si edificheranno splenda cristianamente

( e ) cattolicamente tutto l'andamento ".

4° - " Nessuno vada ( a ) sconsigliare l'opera di Dio ".

5° - 31 dicembre 1919 mattino ore 5 - in cella:

Gesù disse: " Digli che si disbrigano: non aspettare che tutto vada in isfacelo ".

Questo detto è volto a tutti quelli che si interessano della casa di carità arti e mestieri.

Non devono lasciarsi vincere da tiepidezza; è cosa voluta da Dio.

6° - " Avrai dall'Ing. Comm. Sella e dal Fratello Teodoreto rapporti consolanti ".

7° - Ultimo detto del Signore fra i molti vi è quello del nome da imporsi: Casa di Carità ati e Mesieri

Il Signore vedendo che ve ne sono di quelli ( ai quali ) questo nome ci garba poco

e mi fecero pregare il Signore di cambiare quello di carità, il Signore dice di fare la sua volontà,

cioè non cambiare dicendo che: " questi nomi non l' hanno mica da portare sulle spalle ".

Questo è il vero detto di Dio Gesù Crocifisso.

8° - E se mai ( si ) venisse a conoscenza ( di ) chi scrive, si ricordano che io sono nulla;

sono un po' di terra che il Signore nella sua infinita sapienza à voluto prendere me,

meschinello frate di S. Francesco, inesperto in tutto.

Mi ha preso, come disse Gesù, per il suo portavoce. Io faccio il mestiere che il Signore m'à scelto.

Grande benedizione di Dio avrà chi lavora in questo mistico campo del Signore.

Lui stesso lo dice.

[ -Originale- ]

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