D 2005

3 Giugno 1920

Giorno del Corpo del Signore

Gesù nella sua ineffabile bontà e carità si manifesta,

e ci guida da padre amorosissimo per condurre i figli suoi diletti al bene, alla salvezza sempiterna.

Sono le ore 10 di mattina, il pio signor ingegnere Cav. Dematteis ieri,

2 giugno, mercoledì venne a vedermi e mi disse:

"Fra Leopoldo, venga anche lei alle ore 2,30 dai Fratelli, teniamo un'adunanza per trattare della Casa di Carità Arti

e Mestieri". Gli risposi: "Povero me! e cosa mai vuole che io faccia?! non sono capace e non capisco nulla!".

Ebbi dal mio buon Padre Guardiano (Padre Vittorio Delaurenti) il permesso;

quindi accettai l'invito e alle ore 2,30 non mi feci aspettare;

là radunati c'erano i cari Fratelli, signori Direttore Fr. Isidoro di Maria e il professor Teodoreto;

il Signor Commendatore Ingegnere Sella e l'Ingegnere De Matteis.

Per dire il vero, sono proprio stato oltremodo contento d'essermi trovato anch'io,

perché quello che non ho saputo far io,

l' ha fatto il SS.mo Nostro Signore: si è deciso d'incominciare, per i primi giorni d'ottobre.

Sia benedetto Gesù e con Lui la sua divina Madre, Patrona e Direttrice dell'Opera.

Ritorno e faccio a tempo ad assistere ai sacri vespri e a servire la benedizione solenne: alle ore 5,30 tutto è finito.

Alle ore 6, mi porto al santuario per ringraziare il santissimo Gesù in Sacramento,

ma nel santuario c'erano divoti che pregavano.

Gesù disse: "Mettiti sul gradino e recita il santo Rosario; così l' hai già fatto per questa sera

e poi verrai più tardi che devo dirti qualche cosa".

Così feci: alle ore 7,30 mi porto di nuovo al santuario tutto chiuso e in silenzio;

Gesù disse: "Ecco, è proprio così che voglio e per dirti il vero, mi trovavo anch'io in mezzo all'adunanza".

3 giugno 1920, giorno del Corpus Domini, già sopra segnato.

Oh che bella giornata d'oro scelta per un'opera tanto grande e tanto cristiana! tutto per la gloria di Dio:

venga presto, o Signore, il tuo Regno santissimo a innaffiare questa povera terra di peccati,

a ridonarla alla più soavi virtù tue ineffabili, perché vogliamo vivere solo per Te,

o mio Gesù, nostro santissimo Iddio.

[ -Segretario 18.6- ]

Nella medesima sera la Gran Madre di Dio disse: "Anch'io voglio essere la Direttrice".

Indice