L 399

Carteggio

D 2037 -/- Natta

39) La morte del signor Cav. Giuseppe Natta

Terruggia Monferrato

Viva Gesù e Maria.

Gent.ma Signora Itala,

Solo oggi 25 Agosto, ricevo la triste notizia.

La nostra vita è tessuta di spine e di molti sacrifizi; sacrifizi grandi.

Per quelle anime che sono tutte di Dio, il paradiso dev'essere molto bello.

Molto grandi sono le croci da sopportare.

Beati quelli che credono e sperano nel Signore.

Il nostro porto non è qui è lassù nel Cielo ove Gesù passò da questa terra,

portando il peso enorme della croce e noi siamo i suoi discepoli,

e colle sofferenze raggiungeremo presto i nostri cari finalmente, per mai più separarci.

Io sento questa spada che in questi momenti, trafigge il suo cuore molto amareggiato,

ma la fede tende sempre a ( lenire ) le ferite e questo balsamo salutare lo troviamo nel cuore ferito di Gesù.

Per noi, fortunati credenti, è così.

...... L'ultima volta che venne ( a ) vedermi, nel licenziarsi mi abbracciò

e mi baciò con si tanto affetto che non fece altre volte.

"Mio caro signor cav. Giuseppe, fortunato te che hai creduto nel tuo Signore e nel tuo Gesù.

Godi, come guiderdone dei tuoi sacrifizi, nel gaudio del tuo Signore.

Ricordati di noi poveri mortali.

Io mi ricorderò di te ogni giorno per tutto il tempo della mia vita.

Buona signora Itala, io non so trovare parole per confortarla.

Pregherò per lei il Signore che le dia pace e conforto.

Scenda sulla sua casa, sul suo capo, la benedizione confortatrice del Signore.

Con rispettosi ossequi a Lei, Signora Itala e Sig. damigella Modestina, mi professo fra Leopoldo Maria.

26 agosto 1921

[ -Originale- ]

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