D 2026

24 Febbraio 1921

1Prima di coricarmi per il riposo recito le tre Avemaria avanti la mia statuetta (della Madonna) e da essa,

per la sua bontà e carità, si fa sentire la voce, rinnovando (quanto è detto il 22 febbraio 1921) non in visione,

ma in realtà, dicendo: "Se tu vuoi che venga a prenderti

[ -Quaderno 11-Pagina 2- ]

in modo che tu passi da questa terra al cielo,

bisogna che tu estirpi tutte quelle piccole radici che Io ti indicherò!"

[ -Segretario 13.4- ]

2 Figlio: Oh, la grande bontà ineffabile della Madre di Dio Redentore!

Quanta carità soave in quel suo materno Cuore! Lei stessa colla divina sua potenza vuol prepararmi a ben morire!

Sì, o SS.ma Madre di Dio, coll'aiuto del Signore, incominciando dall'aurora d'ogni giorno, ti invoco,

o Vergine benedetta, e, colla tua amabilità paziente, guida i miei passi, la mia mente,

il mio cuore affinché l'anima mia giunga, per molta carità tua, e per l'infinita misericordia di Dio,

nel luogo della felicità dei santi per lodarti, per sempre amarti

e glorificarti eternamente insieme col tuo Divin Figlio, mio Gesù!

[ -Quaderno 11-Pagina 3- ]

3 Riguardo al biglietto, scritto la mattina ai piedi del santo Crocifisso, al signor Direttore Isidoro di Maria,

mi portai, verso le ore una del pomeriggio, avanti al SS.mo Sacramento per prendere un po' di conforto,

e Gesù mi disse: "Hai fatto molto bene a scrivere; così serve per quelli che si oppongono ai miei voleri;

e se viene qualcuno, tu mandalo dai Fratelli e gli facciano vedere il biglietto"

e soggiunse Gesù Sacramentato:

"Ti è stato detto dal conte Alessandro Arborio Mella che sarebbero venuti il conte Bosco

ed altri per sentirti affine di annullare il titolo di "carità" ma non verranno; in seguito verrà solo il conte Bosco."

Gesù con la sua amabilità nel dire mi ha consolato non poco della pena provata per aver a fare con anime

di ben poca fede, e mi consigliò di non inviar nessun scritto a quel tale che Gesù m'indicò.

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