D 2036

3 Giugno 1921

Venerdì, giorno sacro al Cuor divino di Gesù, sera, ore 8,30

1 Viva Gesù e Maria SS.ma, Venerdì.

Una forza irresistibile mi chiamava in cella: era il SS.mo Gesù Crocifisso che doveva darmi dei detti.

2 Subito andai in cella e mi prostrai alla croce per la santa Adorazione;

Gesù non mi lasciò neanche incominciare la preghiera e subito disse:

"Non voglio che tra loro, anime buone, religiosi e secolari avvengano degli sconcerti o si rechi scandalo a qualcuno!"

"Tu, Leopoldo, qui dentro non c'entri niente!" detti del SS.mo Crocifisso;

io nella mia semplicità, nella mia meschinità stavo assorto a fare il volere di Dio, quando ci comandava;

[ -Quaderno 11-Pagina 18- ]

3 e chi è la cagione di molti guai s'aggiusti col Signore Iddio e si ricordi del detto di Gesù Crocifisso,

il giorno 27 ottobre 1920, che dice:

"Non vorrei che la Casa di Carità Arti e Mestieri venisse ostacolata per opera dell'uomo".

4 Soggiunse Gesù: "Dirai al Fratello Teodoreto da parte di Me Gesù, padrone di tutti i santi e delle santificazioni,

che se si sente di fare il sacrificio di tenersi come corpo morto questo sarebbe il compimento della sua santificazione!";

mi prostrai di nuovo per sentire i detti, se così piacesse al Signore, ma Gesù disse che "nulla aveva più a dirmi".

5 Oh, nome dolcissimo "carità" come risuona bene in bocca dell'umile persona,

eppure in quest'Opera di Casa di Carità, voluta da Dio, quanta guerra le fanno!

O uomini di poca fede!

[ -Quaderno 11-Pagina 19- ]

se noi sapessimo bene tutte le cose del mondo e non avessimo la carità,

a che (ciò) gioverebbe avanti al Signore Gesù Crocifisso?

il quale ci deve giudicare secondo i nostri meriti?

Deposuit potentes de sede et exaltavit humiles!

a buona coscienza aggiusta tutto, anzi ci somministra la confidenza e l'amore di Dio: oh, bella carità! sia con noi!

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