Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

" Tra Me e te … "

Luigi comincia a godere di vera familiarità con Gesù.

Scrive: " Con il cuore e l'anima allietata dall'amore santo di Dio, bontà infinita, trascorsi un anno, e con la grazia divina continuavo le mie pratiche religiose ( dunque siamo nel 1894 ).

Una mattina nella chiesa di S. Dalmazzo, ero ansioso di ricevere la S. Comunione e appena l'ebbi ricevuta, sento il buon Gesù dirmi: "Tra Me e te in avvenire, ci sarà una grande intimità".

A questo tratto della misericordia di Dio, andavo meditando, nella mia semplicità dentro di me: "Come è possibile che un Dio voglia abbassarsi fino a me povero peccatore?"; eppure si vedrà in appresso quanto sia grande la bontà e la misericordia di Dio verso di noi poveri mortali ".

È l'invito di Gesù a Luigi ad avvicinarsi sempre di più a Lui, a vivere sempre di più "uno con Lui".

È la profezia - anzi l'inizio - di una meravigliosa "vita a due" tra Gesù e Luigi: la "familiaritas stupenda nimis" ( = l'intimità troppo stupenda ), di cui tratta l'Imitazione di Cristo ( II,1,1 ).

" Con il trascorrere dei giorni - continua a narrare egli stesso - la grazia del Signore operava sempre maggiormente in me, indegno di così gran favore, e infondeva nel mio povero cuore tanta dolcezza da farmi dimenticare le amarezze della vita ".

Gesù gli rivolge presto di nuovo la parola: " Per quanto mi deliziassi nel servire la Santa Messa, che suscitava pure in me sante memorie delle cose eterne, un giorno tratto dolcemente ai piedi del grande Crocifisso, scolpito in legno, nel coro della chiesa di S. Dalmazzo, là solo con il mio Gesù e inebriata la mente nei gaudi del Paradiso, mi scioglievo tutto in lacrime né sapevo come allontanarmi dalla croce.

In quel momento il buon Gesù Crocifisso mi disse: Va' a servire la Santa Messa, non farti aspettare ".

Dunque è Gesù stesso che già guida il suo amico Luigi.

Non era ancora passato un minuto che si presentò Padre Cozzi, dicendomi di andare subito a servire la S. Messa, e mi fece come un dolce rimprovero del mio ritardo".

" Nel vedermi da Dio favorito, mi risolvetti di rimettermi interamente in Gesù Crocifisso, anima e corpo, perché solo in Dio si trova la sorgente di ogni virtù.

Il demonio però non stava inoperoso e si mise a farmi guerra spietata.

Io tutto acceso di amor santo di Dio, risolsi, come già dissi, di darmi interamente a Lui, mettendo risolutamente sotto i piedi il rispetto umano, le derisioni, le beffe degli uomini, pensando che non sono essi che mi devono giudicare, in punto di morte, ma Dio solo ".

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