C 134-1

Carteggio

A. Monti

L'atteggiamento del buon cristiano davanti alla sofferenza

Viva Gesù e Maria SS.ma

Damigella gent.ma Anna Monti, la bontà del suo buon cuore vorrà tenermi per scusato

se non le ho risposto subito ma l'occupazione e la mia malferma salute non me l'hanno permesso,

a causa della chiamata a militare furono vuotati i nostri conventi,

tutti i giovani frati abili al servizio militare ubbidienti prestarono servizio alla patria

e così io stanco e logoro dal lavoro e dagli anni vado avanti nel nome santo di Dio aspettando

e sperando molto nella misericordia del Signore, la liberazione di questo brutto mondo pieno di miserie

e molti dolori e spine pungentissime.

Io non scrivo ciò per lamentarmi anzi ne ringrazio ben di cuore Iddio dolcissimo

bontà infinita che mi manda ben poche croci.

Appena ricevuto la sua gent.ma lettera la raccomandai ben di cuore,

e voglia il buon Dio esaudire le mie povere preghiere avvalorate coi meriti della passione del nostro Divin Redentore

che soffrì in tutto il tempo che era sopra questa terra, principalmente nel terribile momento della Crocifissione.

Ho appreso con vivo dolore tante disgrazie toccate, la perdita dei suoi cari e di avere perduto l'udito,

sono tutte prove che il Signore dona alle sue creature che lo servono e lo amano con tutto il cuore,

la sua vita sarà di trionfo in trionfo se Ella saprà soffrire con Gesù Crocifisso.

Lei faccia ogni giorno la santa adorazione e vedrà quanta gioia e quanta rassegnazione soavissima il Signore le darà,

non mancherò come dico di pregare secondo la sua pia intenzione,

ricordandola mattina e sera nella santa adorazione mia divozione prediletta voluta da Dio,

dunque buona signora damigella si faccia coraggio e pensi che il Signore è con lei, e chi ha Dio ha tutto.

Ancora un po' la bontà divina del redentore nostro SS.mo e ci chiamerà dicendo vieni mia serva,

tu che mi hai servito con amore e fede entra nel gaudio del tuo Signore a bearsi dell'eterna e soave luce dei Santi

e là coi nostri cari a cantare in eterno le glorie di Dio altissimo.

Saluti rispettosi ed un fervido augurio di ogni bene, stenda la mano il buon Gesù sopra il suo capo,

la colmi delle sue celesti grazie e di soavissime consolazioni spirituali.

Presto è la mezzanotte con Gesù e Maria SS.ma vado prendere riposo.

Nel Signore mi professo Fra Leopoldo Maria di S. Francesco

Convento parrocchia S. Tommaso

Torino, 8 ottobre 1918

[ -Copia autenticata Busta 26 n. 134-1- ]

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