C 131-1

Carteggio

Mella

Detti di Gesù Crocifisso per il Conte Arborio Mella

Copia di scritti del religioso minore osservante Fra Leopoldo Musso

Al nobilissimo signor conte Alessandro Arborio Mella.

Viva Gesù e Maria SS.ma

Al carissimo nel Signore il Signor conte Alessandro Arborio Mella,

anima privilegiata e cara a Dio, ieri sera domenica 18 luglio secondo il suo pio desiderio

mi porto nel Santuario di Nostra Signora del Sacro Cuore

e là prostrato avanti Gesù Sacramentato gli ho esposto le cose, ma nulla sentii,

vado in cella alle ore 10 sera, mi prostro ai piedi del SS.mo mio Crocifisso Gesù

e dopo breve preghiera Gesù prese a dire: si tenga le cose come sono

cioè non vendere le sue terre nel Vercellese come il suo desiderio non importa che abbia venduto la casa,

lei però se crede bene ne affitta una camera per avere la comodità per quando passa a Vercelli.

Riguardo del bambino suo nipotino, disse Gesù di non condurlo a nessun Santuario

ma di metterlo sotto la protezione di Gesù Crocifisso e dia il suo nome iscritto alla pia unione.

Al signor conte, detto di Gesù, digli che mi voglia bene.

T.O. 1920

[ -Copia autenticata Busta 23 n. 131-1- ]

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