C 118

Carteggio

Dematteis

La questione del nome della scuola

Viva Gesù e Maria SS.ma

Mio carissimo nel Signore, signor Ing. Cav. Filippo Dematteis.

Riguardo le scuole pare le cose si aggiustano a condizione di cancella re il nome di carità voluto da Dio.

È savio consiglio di sua Eminenza il nostro amato Sig. Cardinale disse conviene lasciare in libertà

piuttosto che guastare l'opera e si è deciso di piegare la fronte al santo pastore.

Tutti abbiamo tendenza alla felicità di questo mondo, soprattutto nell'altro,

chi non vuole il nome di carità temo che siano malati, Dio è carità e chi ha carità è in Dio,

nella sua volontà si pone un granellino di carità di salvezza,

la questione è risolta e le idee si cambiano subito in bene da paradiso.

Qualcuno griderà vittoria contro di me poverino ma io non ci conto sopra

purché trionfi lo spirito SS.mo di Dio Gesù Cristo Crocifisso, autore delle divine misericordie

e non cessi di far scendere i lumi, le grazie, la verità, le grazie ineffabili, la felicità dei santi sopra le scuole,

l'unico mio rifugio è il cuor sacro di Gesù,

detesto gli onori del mondo purché risvegli il Signore in quei teneri cuori l'amor di Dio che è tutto.

Gesù è ammirabile nei suoi decreti e il desiderio delle anime nobili che cercano Gesù,

queste sono le nostre grandezze, le nostre ricchezze, le bellezze del cielo e della terra

e inviare a Dio in carità i cari giovani scolari, l'ora si fa tarda.

Porgo a lei carissimo mio sig. cav. Filippo i migliori ossequi allietati da grazie elette

ed ogni benedizione sopra la sua abitazione.

Tanti ossequi alla gent.ma signora Elvira sua piissima consorte e famiglia, suo nel Signore Fra Leopoldo Maria.

15 ottobre 1921 - S. Teresa

Torino - S. Tommaso

[ -Originale Busta 18 n. 118- ]

Indice