Corinzi

Lettere ai ...

Due lettere apostoliche del Nuovo Testamento, inviate da Paolo apostolo alla comunità cristiana di Corinto.

A Corinto Paolo era giunto da Atene durante il secondo viaggio missionario e qui predicò nella sinagoga, dove incontrò giudei e greci ( At 18,4 ).

Dopo la partenza Paolo rimase in contatto con la comunità e con essa avviò un intenso rapporto epistolare: infatti, tra le città evangelizzate da Paolo, Corinto emerge per l'ampia documentazione scritta a noi pervenuta.

Durante la permanenza a Efeso Paolo venne a conoscenza dello stato allarmante in cui era caduta la comunità.

E così, probabilmente nel 53-54, inviò la Prima lettera ai Corinzi.

La Prima lettera

Lo scritto rispecchia la varietà e la gravita dei problemi presenti nella giovane comunità cristiana: divisioni in gruppi che si identificano nei diversi predicatori e relativizzazione della Croce a favore di un rapporto con Dio mediato dalla sapienza umana ( 1-4 ); gravi casi di immoralità giustificati in base a uno spiritualismo entusiastico e individualista ( 5-6 ); profondi fraintendimenti circa la vita matrimoniale e la verginità ( 7 ); partecipazione da parte di alcuni ai banchetti sacri presso i templi pagani, con conseguente scandalo arrecato ai fratelli nella fede ( 8-10 ); disordini nel corso delle celebrazioni eucaristiche ( 11 ); tensioni durante le assemblee per la troppa importanza attribuita ad alcune manifestazioni carismatiche ( 12-14; il cap. 13 è costituito dall'inno alla carità ); errori dottrinali circa la risurrezione dei morti interpretata come semplice "risurrezione spirituale" ( 15 ).

La varietà dei temi affrontati non deve però trarre in inganno; ogni tematica ha infatti un riferimento cristologico; è Cristo la luce che permette di risolvere ogni questione.

La Seconda lettera

Questa lettera pone non pochi problemi.

Di sicuro a Corinto emersero oppositori veri e propri.

La figura di Paolo venne rapidamente screditata agli occhi dei corinzi e l'apostolo decise di recarsi nella città per un sopralluogo, che però si tradusse in uno scontro duro: Paolo fu offeso pubblicamente in un'assemblea ( 2,5-9; 7,12 ).

Ritornato a Efeso, scrisse la "lettera dalle molte lacrime" ( che alcuni identificano con gli attuali capp. 10-13 della lettera ) e inviò a Corinto Tito ( 7,6-7 ), noto per la sua capacità di mediazione.

Il collaboratore gli portò notizie consolanti ( 7,7.13-16 ): i corinzi avevano modificato il loro atteggiamento e si erano schierati nuovamente dalla parte dell'apostolo.

A questo punto Paolo, anche per consolidare l'armonia ristabilita, scrisse la prima parte della lettera ( gli attuali capp. 1-9 ).

In sintesi la Seconda lettera ai Corinzi si può suddividere, tra preambolo ( 1,1-11 ) e conclusioni ( 13,11-13 ), in tr3 grandi parti: il ministero apostolico ( 1,12-7,16 ); la colletta per i santi di Gerusalemme ( 8-9 ); Paolo autentico apostolo di Cristo ( 10,1-13,10 ).