Ireneo

... di Lione

Vescovo e Padre della Chiesa, santo ( Smirne ca 115 - Lione ca 200 ); festa: 28 giugno.

Ricevette la sua prima formazione dal vescovo di Smirne Policarpo, che gli trasmise la ricchezza della
tradizione legata alla figura e agli scritti dell'apostolo Giovanni.

Nel 177 è a Lione e riceve l'incarico di portare a Roma una lettera che ragguagliava circa la persecuzione che aveva duramente provato quella comunità cristiana.

Verso il 190 interviene presso il papa Vittore per ricordargli che la differente tradizione pasquale delle Chiese dell'Asia minore non comprometteva l'unità della Chiesa.

Ciò che stupisce e affascina Ireneo nell'esperienza cristiana è la capacità di riconciliazione e unità proprie del Vangelo e dello Spirito di Gesù Cristo.

Le modalità espressive sono diverse, secondo la varietà delle lingue e delle culture, ma identica è la fede e il più grande dei doni che essa porta con sé, la carità.

Nella sua opera più importante, Esposizione e confutazione della falsa gnosi ( conosciuta in forma abbreviata come Contro le eresie ), Ireneo sostiene che non l'opposizione e l'esclusione, ma il cammino progressivo è la logica di Dio.

Nella concreta e del tutto reale umanità e corporeità di Gesù Cristo, Figlio di Dio, Dio si è abituato a stare con gli uomini e gli uomini vengono resi partecipi della vita di Dio.

Questa è la forza del Vangelo e l'arte dello Spirito di Dio che la Chiesa riceve, vive e trasmette, in fedeltà alla testimonianza apostolica, che ha nella Chiesa di Roma una particolare garanzia, in forza del martirio di Pietro e Paolo.

Ogni deviazione da questo centro è falsificazione della fede che condanna a una continua frantumazione in gruppi incapaci di comunicazione e comunione.

Per questa capacità di sintesi aperta, che sa cogliere il centro della fede cristiana e far posto a ogni suo aspetto, Ireneo gode della qualifica di primo teologo cristiano; a lui il concilio Vaticano II si è ampiamente ispirato.