Maccabei

Libro dei ...

Due libri storici della Bibbia; deuterocanonici, sono ammessi nel canone dalle Chiese cattolica e ortodossa, ma non sono entrati nel canone ebraico e in quello delle Chiese riformate.

La traduzione greca dei Settanta ne riporta altri due, considerati apocrifi anche dalla Chiesa cattolica.

Il titolo dei libri proviene dal soprannome dato a Giuda, terzo figlio del sacerdote Mattatia, detto il Maccabeo, in ebraico "il martello", ed esteso poi ai suoi fratelli.

I libri narrano la riscossa giudaica contro la dominazione ellenistica di Antioco IV Epifane, re di Siria, guidata dai Maccabei.

La dominazione siriaca appoggiava in Palestina i fautori dell'ellenismo, quegli ebrei cioè che avevano, in diversa misura, accolto la cultura greca.

Sotto Antioco IV vennero introdotte in Palestina le istituzioni pedagogiche greche; nel Tempio, accanto all'altare degli olocausti, fu collocata una statua di Zeus Olimpio; le pratiche giudaiche vennero proibite sotto pena di gravi sanzioni.

Il primo libro dei Maccabei venne redatto verso la fine del II sec. a.C. e ci è pervenuto in un testo greco che costituisce probabilmente la versione di un originale ebraico.

Il racconto inizia con la descrizione della Palestina dopo la profanazione del Tempio del 167 a.C. e prosegue presentando i capi della resistenza giudaica: Giuda ( 1 Mac 3,1-9,22 ), Gionata ( 1 Mac 9,23-12,54 ), Simone ( 1 Mac 13-16 ).

Il libro, pur avvalendosi di documenti storici, manifesta il chiaro intento di tessere l'elogio dei Maccabei, strumenti di cui Dio si serve per ottenere la liberazione religiosa e politica del suo popolo.

Il secondo libro, compendio di un'opera più vasta, fu redatto verso il 100 a.C. e narra le vicende della Palestina tra il 175 ca e il 160 ca a.C. manifestando maggior interesse per l'aspetto religioso rispetto a 1 Maccabei.

Alcune lettere indirizzate ai giudei dell'Egitto per invitarli a venerare il Tempio ( 2 Mac 1,1-2,18 ) aprono l'opera; e il tema del Tempio appare in tutti i cinque quadri che compongono il testo ( 2 Mac 3,1-15,37 ).

La testimonianza della fede fino al martirio e la speranza nella risurrezione renderanno particolarmente caro questo testo alla Chiesa antica provata dalla persecuzione.