Maritain

Jacques ...

Filosofo e teologo francese ( Parigi 1882 - Tolosa 1973 ).

È considerato uno dei maggiori filosofi neoscolastici del '900.

Di famiglia protestante, nel periodo degli studi universitari di biologia subì l'influsso del positivismo ateo.

Decisivi furono alcuni incontri: con H. Bergson, che l'orientò verso l'indagine filosofica; con Raissa Oumancoff, un'ebrea di origine russa che diventò sua moglie e compagna della sua instancabile ricerca intellettuale e religiosa; con Leon Bloy, determinante per la conversione sua e della moglie al cattolicesimo.

A partire dal 1908 si concentrò nello studio di Tommaso d'Aquino.

Nel 1912 iniziò l'insegnamento della filosofia: prima a Parigi ( Institute Catholique ), poi a Toronto ( dal 1933 ), infine, dal 1939, negli Stati Uniti ( Princeton, Columbia University ).

Dopo la seconda guerra mondiale, dal 1945 al 1948, fu ambasciatore di Francia presso il Vaticano, poi di nuovo professore a Princeton.

Trascorse gli ultimi anni della sua vita nel Sud della Francia, presso la comunità monastica dei Piccoli
Fratelli di Gesù.

Il pensiero di Maritain, ampio e articolato, spazia da problematiche fondative, metafisiche ed epistemologiche, ai campi dell'estetica, dell'esperienza religiosa e mistica, del vivere sociale e politico.

Soprattutto negli anni '30 e '40 Maritain rappresentò la punta avanzata dell'intellettualità cattolica a livello internazionale.

Successivamente, la grande svolta del concilio Vaticano II e la generale crisi della neoscolastica cattolica finirono per togliere attualità e interesse a un pensiero eccessivamente modellato su paradigmi del passato.

Tra le sue opere più significative possiamo ricordare: Distinguere per unire, I gradi del sapere ( 1932 ), Umanesimo integrale ( 1936 ), Da Bergson a Tommaso d'Aquino ( 1944 ), Breve trattato dell'esistenza e dell'esistente ( 1947 ).